Come combattere contro la Russia

In questo Post parliamo di uno studio strategico realizzato dalla RAND Corporation nel 2109 in cui vengono proposti dei suggerimenti su come contrastare la Russia e fiaccarla economicamente. Era tutto scritto ed è stato realizzato!

Rand Corporation

Già avevamo spiegato in un precedente Post, che la strategia geopolitica USA, da sempre, ha avuto l’obiettivo di separare la Russia dal resto dell’Europa, ed in particolare dalla Germania, in quanto l’unione della Russia all’Europa avrebbe creato un blocco economico in grado di danneggiare l’economia americana.

Nel 2019 la Rand Corporation ha pubblicato uno studio dal titolo “Overextending and Unbalancing Russia” ovvero “Sovraccaricare e sbilanciare la Russia”.

Lo studio fornisce una serie di raccomandazioni sulle strategie (definite non violente) da adottare per fronteggiare la Russia, considerato dagli USA uno stato potenzialmente pericoloso dal punto di vista economico e politico.

Nel suo sito internet, la Rand Corporation, in riferimento a questo studio, dice:

“La Russia di oggi soffre di molte vulnerabilità. I prezzi del petrolio e del gas sono diminuiti; le sanzioni economiche imposte dagli USA hanno favorito questo declino; c’è inoltre un invecchiamento della popolazione e bassa natalità. Nonostante queste vulnerabilità, la Russia rimane un paese potente che riesce ancora a essere un concorrente alla pari degli Stati Uniti in alcuni settori chiave.”
Gli strateghi della Rand Corporation suggeriscono una serie di misure per danneggiare la Russia, per spingerla ad aumentare le sue spese e metterla in difficoltà.

A mio parere tale comportamento, non solo mette in cattiva luce gli USA, ma ne fanno un partner poco credibile e inaffidabile.

Chi è la RAND Corporation ?

La RAND è una potente organizzazione No Profit, che fa studi e ricerche strategiche in molti settori, ma soprattutto in ambito militare e geopolitico. Ha circa 1800 ricercatori e analisti di alto livello di 50 paesi e un fatturato di 346 milioni di dollari. Dichiarano di lavorare per il settore pubblico, il settore privato e per filantropia.

La società è finanziata da una lunga serie di organizzazioni:

  • Agenzie governative USA: che comprendono una lunghissima lista di agenzie e dipartimenti sia militari che civili;
  • Enti Locali e Statali: sono inclusi molti degli Stati degli USA e alcuni dipartimenti di questi Stati;
  • Governi non US: include alcuni Stati e dipartimenti come Australia, Unione Europea, Canada, Giappone, Norvegia, Arabia Saudita, Paesi Bassi, Cina (Taiwan), Corea del Sud, Emirati Arabi, UK. C’è anche l’Istituto Europeo per la Parità di Genere;
  • Organizzazioni Internazionali: NATO, ONU, Banca Mondiale;
  • Università e Collegi: lunga lista, quasi tutti americani;
  • Fondazioni: tra cui anche la George W. Bush Foundation;
  • Associazioni Professionali: cinque associazioni tra cui quella dei medici e della sanità;
  • Altre organizzazioni No Profit: lunghissima lista di organizzazioni quasi tutte americane;
  • Società private: sono incluse alcune aziende note come IBM e Google, ma anche molte aziende sconosciute.
Rand Corporation

Dalla lista di questi finanziatori/sponsor si capisce che è una società di ricerca voluta e sostenuta dallo Stato, per interessi strategici, geopolitici e militari. Si capisce molto bene vedendo il grafico a torta che evidenzia quali sono i principali finanziatori.

La RAND Corporation è una di quelle organizzazioni in odore di far parte del Deep State, che insieme ad altre organizzazioni come Il Tavistock Institute, i Flow Laboratories, la Merle Thomas Corporation, l’Hudson Institute, lo Stanford Research Institute, il Massachusetts Institute of Technology realizza studi strategici per il Governo.

Studio della RAND

Lo studio, ovviamente commissionato dal Governo USA, è riassunto in questo documento di 12 pagine scaricabile presso il sito della Rand Corporation. 

Le principali raccomandazioni che vengono fatte sono sostanzialmente due e hanno l’obiettivo di far aumentare considerevolmente l’esposizione finanziaria della Russia:

  1. Colpire la Russia sul lato più vulnerabile, quello della sua economia fortemente dipendente dall’export di petrolio e gas. Cercare di spingere l’Europa a sostituire il gas russo con il Gas Naturale Liquefatto statunitense.
  2. Armare l’Ucraina in modo calibrato e potenziare la NATO per far aumentare la spesa militare della Russia, senza però provocare un conflitto più ampio.

Di seguito viene riportata una lista delle principali raccomandazioni:

  • Far scendere il costo dell’energia, in modo da ridurre i proventi delle esportazioni della Russia;
  • Imporre sanzioni ancora più severe;
  • Spingere l’Europa a non comprare gas dalla Russia;
  • Militarizzare l’Ucraina per far aumentare i costi militari della Russia;
  • Incrementare il supporto ai ribelli Siriani;
  • Incoraggiare proteste interne in Russia;
  • Danneggiare l’immagine della Russia descrivendolo come Stato corrotto;
  • Riposizionare bombe, missili, armamenti e aerei NATO negli stati confinanti con la Russia;
  • Incrementare gli armamenti nucleari in Europa e Asia;
  • Incrementare la presenza e la forza navale degli Alleati;
  • Incrementare le spese militari della NATO e la presenza di truppe NATO ai confini della Russia;
  • Incrementare il numero delle esercitazioni militari della NATO

Obiettivi Raggiunti

Praticamente, tutti i suggerimenti proposti dalla RAND Corporation sono stati più o meno messi in atto, con la complicità di tutti gli alleati europei e dei mezzi di comunicazione.

La Russia ha reagito all’aumento del rafforzamento militare dell’Ucraina e al continuo avanzamento della NATO verso est, di cui la Russia si è sempre lamentata. Alla riunificazione delle due Germanie era stato raggiunto un accordo tra Russia e NATO, con il quale la NATO si impegnava a non espandersi verso i paesi dell’est Europa, ma questo patto non è stato mai rispettato dalla NATO.

A novembre 2021 la Russia ha proposto un patto di non belligeranza alla NATO, chiedendo che l’Ucraina non entrasse a far parte della NATO. Tale proposta, seccamente rifiutata dalla NATO, ha provocato la reazione militare della Russia e l’aggressione all’Ucraina, in difesa delle popolazioni russofone della regione del Donbass, soggette ad attacchi militari degli ucraini fin dal 2014.

Agli USA non importa niente della sofferenza delle popolazioni, sia europee, che ucraine, o anche statunitensi; pur di raggiungere i propri obiettivi geopolitici sono disposti a tutto. Sono loro in realtà gli aggressori e non la Russia.

Era prevedibile che ci fosse un inevitabile aumento dei prezzi dell’energia per la diminuita disponibilità di gas e petrolio russo, con possibilità di razionamenti e di grave recessione dell’economia.

Le sanzioni e la riduzione della importazione del gas e petrolio russo stanno provocando un effetto boomerang forse più grave di quanto avevano previsto. Tutti i paesi europei stanno entrando nel vortice di una grave crisi, inclusa la Germania, con dei prezzi dell’energia insostenibili per le aziende e la popolazione. Anche negli Stati Uniti il prezzo della benzina è più che raddoppiato nel giro di un anno.

È da anni che è in atto una “guerra del Gas” con cui gli USA hanno influenzato le scelte dell’Europa sull’approvvigionamento energetico. Gli USA si sono sempre opposti alla realizzazione del gasdotto Northstrean, che va dalla Russia alla Germania, ed ora che il gasdotto è stato raddoppiato (grazie alle insistenze di Angela Merkel) sono riusciti ad impedirne l’apertura dopo che la Merkel si è ritirata dalla vita politica. I vari progetti di gasdotti che dovevano giungere in Italia sono falliti, sicuramente per le pressioni USA e anche il TAP è stato molto ostacolato dalle organizzazioni ambientaliste.  

Aggiornamento 02-2023 – L’attentato al gasdotto NothStream2 a settembre 2022 è una ulteriore conferma della strategia aggressiva degli USA.

Ci stanno coinvolgendo in una guerra voluta e scatenata indirettamente dagli Stati Uniti, una guerra che nessun popolo vuole, ma che è comunque sostenuta da una classe politica venduta e anche corrotta, che prima o poi dovrà pagarne le conseguenze. Una classe politica che non è stata capace di tutelare gli interessi nazionali e che è sempre stata eterodiretta dagli interessi USA.

L’Europa, che è quella che sta pagando caro il peso delle sanzioni ed è più esposta degli Stati Uniti, non ha intrapreso nessuna seria azione diplomatica per far finire questa guerra, anzi, i paesi europei continuano ad inviare armi, sostenendo ipocritamente che aiutano il processo di pace.

Addirittura si sta accelerando un processo di adesione alla NATO della Svezia e Finlandia e di adesione dell’Ucraina nell’Unione Europa, che certamente non sono gesti di distensione verso la Russia, ma di inasprimento dei rapporti. Ciò è esattamente quello che vogliono gli Stati Uniti, una guerra che duri il più a lungo possibile e danneggi l’economia della Russia.

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