World Economic Forum – Origini

Nel precedente Post sulle origini del World Economic Forum abbiamo visto che Kissinger e Schwab si erano conosciuti all’Università di Harvard, e ne avevo dedotto che proprio da quell’incontro era nata l’idea da parte di Kissinger di incaricare Schwab di aprire un’Istituzione Europea per la formazione di Managers.

Klaus Schwab

Ho trovato un articolo di un ricercatore americano, tale Johnny Vedmore, che ha ricostruito le vicende che hanno portato alla creazione del World Economic Forum, che confermano in parte le mie supposizioni; lo scenario si allarga infatti con la presenza della CIA.

La CIA e l’Europa

Già nel 1948 gli strateghi americani avevano stabilito che una Europa Unita sarebbe stata una risposta più efficace per controbattere l’avanzata della ideologia comunista e del pericolo di una bolscevizzazione del continente europeo. A tale proposito avevano creato un’apposita organizzazione chiamata ACUE (American Committee for a United Europe), il cui compito era di promuovere e finanziare il nascente Movimento Europeo.

Il primo capo di ACUE fu William J. Donovan, che era stato capo dell’OSS (Office Strategic Services – controspionaggio USA durante la guerra), e che è considerato uno degli ideatori della CIA. La ACUE finanziava il Movimento Europeo, ma a sua volta riceveva fondi dal mondo finanziario americano ed in particolare dalla Rockefeller Foundation e dalla Ford Foundation.

Bisognava però andare oltre, non era sufficiente creare una Europa unita, ma volevano anche influenzare e plasmare la politica europea. L’idea venne dagli ambienti della CIA e del CFR (Council on Foreign Relation), un potente think tank statunitense specializzato nella politica estera e nelle relazioni internazionali. Il CFR era, ed è perché ancora esiste, il ramo americano del movimento imperialista anglo-americano della “Tavola Rotonda”,  organizzazione segreta inglese che seguiva le orme di Cecil Rhodes, con l’intento di tutelare gli interessi politici internazionali e la politica espansionistica della Gran Bretagna..

Nel 1966 la Segreteria di Stato USA formò un pannello di 22 personaggi che avevano il compito di formulare una strategia per “influenzare e modellare la politica Europea”. Henry Kissinger faceva parte di questo gruppo, da cui nacque l’dea di istituire il World Economic Forum. Nel gruppo dei 22 c’erano anche John K. Galbraith, famoso economista e Herman Kahn, fisico e stratega militare, convinto che gli USA avrebbero vinto una guerra nucleare e che l’arma nucleare dovesse essere usata come deterrente contro la Russia.

Kahn, Kissinger e Galbraith erano diventate le tre persone più influenti in America per quanto riguardava la deterrenza termonucleare e la definizione di politiche estere. La maggior parte dell’attenzione durante la carriera di questi uomini era stata rivolta all’Europa e alla Guerra Fredda. 

Incontro Kissinger-Schwab

Schwab arrivò all’Università di Harvard nel 1965. In quel periodo sia Henry Kissinger che l’economista John K. Galbraith erano docenti presso quella università, che veniva finanziata dalla CIA.

Nel 1967 Kissinger organizzò presso l’università un Seminario Internazionale finanziato dalla CIA. Probabilmente in questo seminario iniziò l’amicizia tra Schwab e Kissinger, che lo presentò anche a Galbraith.

Il seminario fu il trampolino di lancio per Klaus Schwab e gli consentì di essere introdotto nei circoli del potere, dove gli fu proposto di aprire una Scuola di Management in Europa.

Sia Galbraith che Kahn aiutarono Schwab nelle fasi preparatorie della creazione della Scuola di Management ed entrambi si recarono in Europa per supportare il progetto e promuoverlo presso l’élite dei leader europei. Il primo meeting avvenne a Davos in Svizzera, con il patrocinio della Commissione Europea e al primo Symposium di Management Galbraith fu l’oratore principale; l’evento riscosse un grande successo e vide la partecipazione di ben 400 partecipanti.

World Economic Forum
Davos 1971 – Primo European Management Symposium

Nel 1972 il Club di Roma (altra organizzazione asservita alla Èlite dei Potenti e nata con i finanziamenti della Rockefeller Foundation) pubblicò uno studio dal titolo “I Limiti dello Sviluppo”, noto anche come rapporto Meadows, che dimostrava i limiti dell’evoluzione demografica e delle risorse umane, che avrebbero impedito una crescita economica sostenibile. Da tale rapporto iniziò a nascere la teoria della decrescita felice, della sostenibilità delle risorse umane e successivamente della teoria della Crisi Climatica e della riduzione della CO2. Lo studio, sosteneva che dopo l’anno 2000 il pianeta sarebbe andato incontro ad un esaurimento delle risorse naturali, addirittura veniva predetto che risorse come oro, mercurio, zinco, rame e gas si sarebbero esaurite prima dell’anno 2000. Successivamente, Aurelio Peccei, il fondatore del Club di Roma, confessò che gli algoritmi ed i dati che erano stati usati nello studio erano stati manipolati per ottenere il risultato voluto e ciò era stato fatto perché il mondo aveva bisogno di uno shock affinché potesse accettare un eventuale controllo della popolazione.

Klaus Schwab sposò subito le teorie del Club di Roma, o, molto più probabilmente, diciamo che stava eseguendo gli ordini che gli arrivavano dalla cupola del potere che era sopra di lui e che lo aveva messo in quella posizione.

Nel 1973 Klaus Schwab invitò al meeting di Davos Aurelio Peccei che tenne il discorso programmatico presentando il suo libro “I limiti dello Sviluppo”.  Lo sponsor onorario dell’evento fu il Principe Bernardo d’Olanda (marito della Regina Giuliana d’Olanda), che aveva partecipato attivamente alla nascita del Gruppo Bilderberg, altra organizzazione segreta asservita alla cupola del potere e creata da David Rockefeller. Vedete come viene a galla l’intreccio, la sinergia che c’è tra Club di Roma, Bilderberg, World Economic Forum, tutte organizzazione che in qualche modo sono legate ai Rockefeller.

Il Manifesto di Davos

Nel 1973 viene anche lanciato il Manifesto di Davos, una sorta di codice etico per i Managers, con una serie di buoni propositi, di come devono comportarsi nei confronti degli azionisti, dei dipendenti e della società.

Il manifesto verrà poi aggiornato nel 2020, dove sono introdotte le nuove idee relative al Grande Reset ed alla Quarta Rivoluzione Industriale. Klaus Schwab dichiara che il modello di riferimento a cui tendere è il modello adottato in Cina, dove è stato adottato un sistema di governo basato sui Crediti Sociali.

Questo modello di governo è esattamente quello che l’Unione Europea sta portando avanti nei suoi progetti !

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