8 – Blackrock

Blackrock è il più grande fondo di investimenti al mondo e gestisce un patrimonio di 10.500 miliardi di dollari. Il fondo ha partecipazioni azionarie in tutte le principali società quotate in borsa.

Attraverso le sue partecipazioni azionarie è rappresentata nei consigli di amministrazione di queste importanti società ed ha quindi una influenza enorme sulle decisioni strategiche che vengono prese. Il suo amministratore delegato Larry Fink è molto influente a tutti i livelli, parla con i governatori delle Banche Centrali e con i Capi di Governo. 

L’importanza di Blackrock è rafforzata dalla sua partnership con altri due importanti fondi di investimenti che sono Vanguard e State Street.  

Blackrock gestisce un patrimonio di 10.500 miliardi di dollari, Vanguard di 8.600 miliardi di dollari e State Street di 4.340 Miliardi di dollari (dati 9-2024). I tre fondi messi insieme gestiscono un patrimonio di 23.440 miliardi di dollari, circa una volta e mezzo il PIL di tutti i paesi dell’Unione Europea messi insieme.

Le tre aziende sono strettamente intrecciate fra loro, pur essendo teoricamente in concorrenza perché sono tutti e tre fondi di investimento; ciascuna partecipa nell’azionariato dell’altra.

I dati di Vanguard non sono pubblici perché è una società non quotata in borsa, ma al momento sappiamo che Blackrock e State Street detengono insieme il 21,46% di Vanguard.

Analizzando i dati delle partecipazioni azionarie, prendendo a caso una serie delle principali aziende americane in vari settori di attività, risulta abbastanza evidente che esiste una strategia ben precisa dei tre fondi che sono tutti presenti nell’azionariato in misura importante.

Ogni grande azienda americana ha una partecipazione azionaria mediamente di 8-9% di Vanguard, del 7-8% di Blackrock e del 4-5% di State Street.

Ma analizzando meglio l’azionariato delle aziende americane vediamo che esistono anche altri investitori ricorrenti che sono Morgan Stanley, J.P. Morgan Chase e Bank of America, anche loro partecipate dai tre fondi di investimento. Prende quindi ancora più forza l’ipotesi che sia il Cartello dei Banchieri a controllare non solo la Federal Reserve, ma anche la maggior parte delle grandi aziende americane. (dati al 19-9-2024)

Altra cosa da dire è che tra gli investitori istituzionali delle aziende americane ci sono diversi fondi non quotati in borsa di cui non si conosce la proprietà.

In conclusione esistono fondati sospetti per dire che i tre fondi Blackrock, Vanguard e State Street agiscano in stretta collaborazione e che siano supportati da altre società ed altri fondi. Ciò fa sì che i rappresentanti di queste aziende possano sedere nei consigli di amministrazione delle società partecipate e ne possano decretare le scelte strategiche.

Uno studio di Bloomberg del 2019 conferma i dati della mia analisi e cioè che le tre aziende vanno considerate come un unico gruppo e cha hanno una partecipazione azionaria in tutte le principali aziende USA, ma non solo USA, che varia dal 6% fino al 35% e che mediamente si attesta intorno al 20%, come infatti risulta dalla precedente immagine del foglio Excel.

L’immagine, ripresa da un documento di Bloomberg di fine 2019, rappresenta graficamente il patrimonio congiunto delle tre società Blackrock, Vanguard e State Street. Sulle ascisse viene indicata la quota di partecipazione nel capitale azionario delle aziende e la dimensione dei pallini rappresenta il valore delle azioni possedute ed il colore il settore merceologico. Come si può vedere, c’è una forte presenza nel settore tecnologico (pallini neri), concentrato principalmente in Apple e Microsoft e c’è una forte presenza nel settore finanziario (pallini gialli).

Bloomberg definisce Blackrock come il “Quarto ramo del Governo”, perché è la sola azienda privata che lavora con le Banche Centrali come consulente e sviluppatore di software. Inoltre, in alcune amministrazioni USA, c’è stato anche un travaso di personale di Blackrock nel Governo ad esempio sotto le amministrazioni Bush e Obama.

Anche nella recente amministrazione, nel 2020, Biden ha nominato l’ex Blackrock Brian Deese come direttore del National Economic Council, che è stato il principale consigliere economico della Casa Bianca. Ha inoltre nominato Adewale Adeyemo, ex capo dello staff del direttore generale di BlackRock, come funzionario di alto livello del Dipartimento del Tesoro.

Anche la Vice Presidente Kamala Harris, nel 2020, ha nominato come suo consigliere economico Michael Pile, capo degli investimenti strategici di Blackrock.

Origini delle tre aziende

State Street

Il fondo State Street ha una origine storica che risale addirittura al 1792 quando il Governatore del Massachusetts, John Hancock, fondò a Boston la Union Bank.

John Hancock era stato uno dei padri fondatori, patriota della Rivoluzione Americana, che portò alla dichiarazione di indipendenza degli Stati Uniti nel 1776.

Nel 1865 la Union Bank divenne una banca a livello nazionale e nel 1891 fondò il trust “State Street Deposit & Trust Co”, che nel 1897 fu rinominato semplicemente “State Street” che attraverso varie vicissitudini è arrivato fino ai nostri giorni.

Fin dal 1792 la sede della Union Bank era a Boston, in una via che si chiamava “State Street”.  Il Fondo State Street, prendeva il nome proprio dalla strada in cui era la sua sede principale. 

Le circostanze vogliono che proprio sulla stessa strada, ad ottobre del 1914, dopo l’approvazione del Federal Reserve Act, a Boston venne creata una delle 12 banche centrali previste dal Federal Reserve Act ed il suo nome era “Federal Reserve Bank of Boston” con sede provvisoria all’angolo tra Milk e Pearl Street e solo 17 dipendenti. Dopo solo un mese la sede definitiva della banca centrale federale fu spostata in State Street 53, dove era la sede della First National Bank of Boston.   

Da questa ricostruzione ricavata da Internet sembrerebbe non esserci nessun legame tra la Union Bank, State Street e il Cartello dei Banchieri della Federal Reserve Bank, anche se rimane il dubbio che qualche legame vi fosse, perché le due banche stavano fianco a fianco nella stessa State Street, una al n.40 e l’altra al n.53.

Vanguard

Il fondo Vanguard ha invece qualche legame con la famiglia Morgan, una delle famiglie del Cartello dei Banchieri della Federal Reserve.

Walter L. Morgan, fondò nel 1935 il Wellington Fund, un fondo di investimenti, che ha guidato fino al suo pensionamento nel 1970.

Nel 1951 Morgan assunse John C. Bogle, un ex studente della Princeton University, e alla fine lo nominò suo successore al fondo Wellington. Si erano conosciuti quando Bogle era uno studente universitario e stava scrivendo una tesi sui fondi comuni di investimento.

Nel 1974 Bogle assunse la presidenza del Wellington Fund e solo dopo un anno, nel 1975, creò il fondo di investimento Vanguard. Il fondo è in pratica di proprietà degli stessi investitori per cui non si sa chi siano i veri proprietari. Le caratteristiche innovative del fondo ebbero successo fino a farlo diventare uno dei più importanti fondi di investimento degli Stati Uniti.

Recentemente è diventato CEO del fondo Salim Ramji, che ha una lunga esperienza nel settore della gestione patrimoniale ed è stato responsabile del prodotto finanziario iShares di Blackrock e anche membro del comitato esecutivo di Blackrock.

Blackrock

Blackrock nasce nel 1988 ad opera di Larry Fink, l‘attuale CEO, insieme a Ralph Schlosstein e Steven Kapito, ma in pratica il finanziatore della nuova società fu la società di investimenti Blackstone. Inizialmente infatti Blackstone detenne il 50% della proprietà e Blackrock nacque come un ramo di Blackstone.

▶︎ Blackstone

La società Blackstone era nata nel 1985, appena tre anni prima di Blackrock. Era stata fondata da Peter Peterson e Stephen Schwarzman. Il nome Blacksone è stato ricavato giocando sui nomi dei fondatori: Schwarz significa nero in tedesco = Black in inglese e Peter viene dal latino pietra = Rock in inglese.

I due avevano precedentemente lavorato in Lehman Brothers, Peterson ne era il CEO quando la Lehman si fuse con la Banca Khun & Loeb.

Nel 1987 i proprietari di Balckstone, che credevano nelle idee di Fink, finanziarono Fink con 5 milioni di dollari, fondando la Blackstone Financial Management, al 50% di proprietà di Blackstone a l’altro 50% in mano a Fink e suoi soci. Successivamente, nel 1988, divenne una società indipendente chiamata Blackrock.

La proprietà di Blackstone scese al 40% e nel 1992 al 36%, e infine nel 1994 Blackstone vendette le sue azioni alla banca PNC Bank, uscendo dall’azionariato di Blackrock.

▶︎ Blackrock

Grazie al successo delle idee di Fink, la società crebbe rapidamente soprattutto per una serie di fusioni ed acquisizioni. Nel 1999 fu quotata alla borsa di New York e il valore iniziale delle azioni era di 14 dollari, oggi valgono 939 dollari.

Nel 1999 Blackrock lanciò la piattaforma Alladin, un programma molto sofisticato per la gestione del rischio, utilizzata da Gestori di Fondi, Banche, Assicurazioni, Fondi Pensione, ecc. San Paolo e Fideuram utilizzano Alladin per migliorare i loro servizi di consulenza e gestione patrimoniale.

Nel 2007 Lord Nathaniel Charles Jacob Rothschild (morto recentemente) è stato nominato membro del Consiglio di Amministrazione di Blackrock.

Nel 2023, Rothschild e BlackRock hanno collaborato in diverse iniziative. Una delle principali è stata la creazione di una joint venture da mezzo miliardo di sterline per lo sviluppo di comunità di pensionamento.

CONCLUDENDO

È abbastanza evidente che oltre ad esserci un intreccio azionario tra le tre aziende, c’è anche una strategia comune in come investire nei vari settori di attività. È anche evidente che esistono degli intrecci con le varie famiglie del Cartello di Banchieri, a volte molto evidenti, a volte molto sfumati.

Queste società sono legate tra loro da partecipazioni incrociate, è come se fosse un unico gruppo ed è quindi probabile che siano legate ad un unico proprietario o gruppetto di proprietari. Si vocifera che dietro queste aziende ci siano i Rothschild ma non c’è nessuna prova di ciò, con il sistema delle scatole cinesi è difficile risalire ai veri proprietari che controllano le aziende.

La loro partecipazione azionaria in tutte le maggiori società consente loro di essere presenti nei Consigli di Amministrazione e influenzare o addirittura determinare le scelte strategiche di tali aziende nei più disparati settori di attività: gas, energia, trasporti, petrolio, agro-alimentare, media, e naturalmente banche, ecc.

Esistono poi molti fondi e aziende di investimento private, di cui non si conosce la proprietà che entrano nell’azionariato delle aziende quotate in borsa e che potrebbero partecipare alla gestione del potere sostenendo Blackrock nei Consigli di Amministrazione.

Larry Fink è diventato un personaggio molto importante e molto potente, parla con Capi di Stato, viene invitato agli incontri del G7, parla con capi delle Banche Centrali e dà suggerimenti alle Banche Centrali.

Blackrock detiene una parte del debito pubblico, avendo acquistato titoli di stato di molti paesi, inclusa l’Italia. Non è un mistero che vi siano stati incontri tra il capo di Blackrock e vari Capi di Governo italiani

Ma c’è molto di più perché Blackrock ha molti cappelli, oltre ad essere un investitore è anche un auditor e un controllore. Governi e Banche Centrali utilizzano Blackrock Solutions, una sua azienda, come auditor per verificare i conti e avere consigli su come gestire e ristrutturare banche, anche se spesso Blackrock è uno dei maggiori azionisti di quelle stesse banche. Nel 2018 la BCE ha dato a Blackrock l’incarico di eseguire gli stress test per le banche europee con un evidente conflitto di interessi.

Per chiudere il cerchio, anche le Società di Rating Standard & Poor’s, Moody’s e Fitch fanno in qualche mordo parte della gestione del potere. Standard & Poor’s e Moody’s sono partecipate dai soliti tre fondi di investimento, mentre Fitch appartiene alla facoltosa famiglia Hearst, che ha una storia che risale agli inizi del XIX secolo con la pubblicazione di vari giornali, e tuttora controlla giornali, riviste, e canali TV.

Ma io faccio un’altra considerazione, se Larry Fink è arrivato a dare suggerimenti a Banche Centrali e Governi non può averlo fatto senza il consenso o la spinta del Cartello dei Banchieri, perché il potere economico dei banchieri è al vertice della piramide del potere, ci sono da un centinaio d’anni e vogliono continuare a rimanerci.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Settimo Potere /    Email Postmaster   Privacy Policy