7 – Chi controlla la FED?

Fino agli anni 80 i proprietari della Federal Reserve Bank (di seguito FED) erano coperti dal completo anonimato, e tuttora ufficialmente lo sono.

Nel 1976 c’è stato un Comitato Parlamentare che ha cercato di scoprire se vi fossero conflitti di interesse nella gestione pubblica delle 12 Federal Reserve Banks e ha pubblicato uno studio sui Direttori delle 12 Federal Reserve Banks: quale fosse il loro background, come erano stati eletti, in quali banche o aziende avevano lavorato in precedenza, ecc.

Il rapporto non affronta il tema di chi fossero i proprietari della FED, ma ha però sollevato il problema, lasciandolo irrisolto nei confronti dell’opinione pubblica. Il rapporto è stato recepito da vari chiamiamoli “investigatori” che hanno cominciato a documentarsi e negli anni successivi è uscito qualche libro e documentazione varia sull’argomento. Quello che riporto in questo articolo è ricavato da alcuni libri scritti sull’argomento in epoche diverse da 1923 al 2019.

Chi controlla la Federal Reserve

Nel 1948 esce un libro sulla Federal Reserve scritto da un certo Eustace Mullins, seguace di Ezra Pound, libro commissionato dallo stesso Ezra Pound, che comincia ad avere una certa diffusione a livello nazionale nella riedizione del 1952, ma è solo nelle successive edizioni del 1983 e del 1991 che ha una maggiore diffusione. Di seguito riassumo alcuni punti della edizione del 1991 “The Secrets of the Federal Reserve”. 

Paul Warburg è stato l’uomo che a Jekyll Island, nel 1910, ha preparato la stesura della legge “Federal Reserve Act”, cospirando insieme ad altri banchieri e politici corrotti. La legge fu approvata nel 1913 sancendo la nascita della Federal Reserve Bank, ma la vera mente ideatrice del piano era il Barone Alfred Rothschild di Londra.

Mullins avanzò anche l’ipotesi che i Morgan non fossero altro che agenti dei Rothschild. Mullins sosteneva che i Rothschild preferissero operare in modo anonimo negli Stati Uniti dietro la facciata di JP Morgan.

Nel libro di Mullins è riportata l’immagine di un articolo comparso nel New York Times il 23 settembre del 1914 in cui compaiono i nomi di cinque banche che acquistarono le azioni della FED.

Riporto quanto scritto nel libro tradotto in italiano: “Nell’articolo del New York Times del 23 settembre 1914 sono riportati i maggiori azionisti di cinque banche che hanno acquisito il 40% di 203.053 azioni della Federal Reserve Bank di New York, quando il Sistema fu istituito nel 1914. Esse hanno ottenuto il controllo della Federal Reserve Bank e da allora lo hanno mantenuto. Ad oggi, 26 luglio 1983 le top cinque banche di New York hanno incrementato la loro partecipazione nella Federal Reserve Bank al 53% di azioni.”

Nella colonna di destra dell’articolo compaiono i nomi delle banche ed i loro principali azionisti e, come vedete, compaiono i nomi di Morgan, Rockefeller, Schiff e Warburg.

Non compare il nome dei Rothschild. Ma Mullins pubblica anche la Chart I (in figura – se cliccate si espande) che rivela i legami tra i Rothschild, la Banca di Inghilterra e le banche inglesi, che in pratica controllano attraverso le loro partecipazioni azionarie le banche americane.

Sempre nello stesso libro (pag.47) si legge “Il fatto è che nel 1910 gli Stati Uniti erano praticamente governati dall’Inghilterra, come è tuttora (libro edito nel 1991). Le dieci più grandi banche degli Stati Uniti sono fermamente nelle mani di certe famiglie di banchieri inglesi, che hanno uffici a Londra. Essi sono: J.P.Morgan Company, Brown Brothers Harriman, Warburg, Khun, Loeb e J. Henry Schroder. Tutti loro mantengono strette relazioni con la famiglia dei Rothschild, principalmente per il fatto che i Rothschild controllano il mercato internazionale della moneta manipolando il prezzo dell’oro.” I Rothschild hanno infatti gestito la borsa dell’oro a Londra dal 1919 fino al 2004.

Esaminando il rapporto del Comitato Parlamentare del 1976 sulla Federal Reserve risulta che il controllo delle 12 banche della FED non è cambiato, ci sono ancora le stesse famiglie.

Altra fonte, R.E. McMaster, che pubblicava il bollettino finanziario “The Reaper” scrisse che i principali azionisti della Federal Reserve, avuti attraverso contatti e confidenti dalla Svizzera e dall’Arabia Saudita erano:

  • Le banche Rothschild di Londra e Berlino;
  • la Banca Lazard di Parigi;
  • la Banca Israel Moses Seif in Italia;
  • le Banche Warburg di Amburgo e Amsterdam;
  • la Banca Lehman Brothers di New York;
  • la Banca Kuhn & Loeb di New York;
  • la Chase Manhattan Bank di New York;
  • la Banca Goldman Sachs di New York.

Insomma da vari fonti compaiono come azionisti della Federal Reserve tutti i nomi della grande finanza internazionale ed i nomi più ricorrenti sono quelli dei Rockefeller, dei Morgan, dei Warburg, degli Schiff e naturalmente dei Rotschild che sembrerebbero avere un ruolo meno importante, ma che invece attraverso le banche controllate ed il controllo della borsa dell’oro fanno la parte del leone. 

Notare che il controllo della FED americana è in gran parte in mano a banche europee, il che fa sorgere il sospetto che chi controlla veramente tutto sia la City of London, il centro finanziario del mondo, che presumibilmente è sotto il dominio dei Rothschild.

Un’altra fonte elenca William Rockefeller, Paul Warburg, Jacob Schiff e James Stillman quali individui che possiedono grandi quantità di azioni della FED.

Il ruolo dei Rockefeller

Quando ho iniziato a fare questa ricerca pensavo che sarei arrivato ai Rothschild come coloro che controllano la FED e la finanza mondiale, sia direttamente sia attraverso le famiglie amiche di banchieri. Nell’articolo precedente parlavo dei Rothschild & Co, identificandoli come un gruppo di banchieri ebrei che comprendeva i Rothschild, i Warburg, Khun & Loeb e gli Schiff, a cui si era affiancato anche J.P. Morgan, non ebreo, nella scalata alla Federal Reserve.

Sono rimasto perciò sorpreso nel vedere che anche i Rockefeller avevano partecipazioni azionarie nella Federal Reserve Bank.

Questo svela il motivo per cui la famiglia Rockefeller sia stata così attiva nel finanziare la creazione di una moltitudine di società segrete, massoniche o para-massoniche, tuttora esistenti che fanno da ponte tra il Cartello dei Banchieri e i Governi e le istituzioni ufficiali.

Parlo di organizzazioni come il Gruppo Bilderberg (1954), la Commissione Trilaterale (1973), il Club di Roma (1968), l’Aspen Institute (1949), il Gruppo dei 30 (1978), il World Economic Forum (1971). Queste sono tutte organizzazioni dove i Rockefeller hanno avuto un ruolo centrale sia nel crearle che nel finanziarle.

È in questi ambienti che sono stati scelti, coltivati e forgiati i leader che dovevano attuare i programmi del Cartello dei Banchieri, infiltrandosi nei governi, nella politica e nelle istituzioni.

È stato un progetto lungimirante, che ha dato i suoi frutti, e ne abbiamo avuto numerose conferme negli ultimi 5 anni, quando abbiamo potuto constatare che Governi, Politica ed Istituzioni emanano leggi e attuano politiche impopolari e seguono le direttive che arrivano dal World Economic Forum piuttosto che i principi della Costituzione.

Negli ultimi 5 anni il Cartello dei Banchieri ha iniziato a combattere la sua battaglia finale, che a mio parere è l’introduzione della Moneta Digitale CBDC, ed è stato costretto a venire allo scoperto dichiarando quali sono suoi progetti. Ha cominciato Klaus Schwab con il suo libro “Il Grande Reset”, dove ci dice che il mondo va resettato e messo in mano alle società multinazionali. Ce li vendono come progetti per salvare la società, tutelare l’ambiente ed i cittadini e dichiarano di farlo nel nostro interesse, ma in realtà hanno ben altri obiettivi.

Visti i precedenti storici dei banchieri, come ci si può fidare di un Cartello di Banchieri?

Tutto il sistema bancario, dalla sua origine è stato impostato sull’inganno per far guadagnare i banchieri alle spalle dei cittadini. Non a caso la Fabian Society, una delle organizzazioni asservite al Cartello ha come stemma l’immagine di un lupo travestito da agnello, perché questo sono. 

Rockefeller – Rothschild

Alla luce degli eventi del secolo scorso potremmo dire che la prima metà del secolo è stata contraddistinta dalla leadership dei Rothschild, che hanno imposto la Federal Reserve e hanno imposto il Sistema Monetario a Debito in tutto il mondo.

I Rothschild hanno anche determinato il corso della storia della prima metà del secolo. Nel 1897 fu fondato il movimento Sionista che predicava l’autodeterminazione del popolo ebraico. Dopo qualche anno i Rothschild sposarono le idee del Movimento Sionista.

Nel 1916 vi furono contatti tra il Movimento Sionista ed il governo Inglese, che si conclusero con la famosa dichiarazione di Balfour; una lettera in cui il Ministro degli Esteri inglese Arthur Balfour scriveva a Lord (Lionel Walter) Rothschild dichiarando simpatia per il Movimento Sionista e scrisse che il governo inglese sarebbe stato favorevole all’insediamento del popolo ebraico nella Palestina. L’anno successivo gli USA dichiarano guerra alla Germania e dopo la guerra la Palestina diventò un Protettorato Britannico e cominciò ad accogliere i profughi ebrei.

Dopo la Seconda Guerra Mondiale il Protettorato è diventato uno stato indipendente. Lo stato di Israele ha adottato la bandiera con la stella di David, usata anche nella bandiera del Movimento Sionista e perfino dalla famiglia Rothschild.

È ovvio che il potere del Cartello dei Banchieri ebrei è stato esercitato in pieno per raggiungere l’obiettivo di assegnare una terra al popolo ebraico.

Dopo la II Guerra Mondiale, l’opera del Cartello dei Banchieri iniziata con i Rothschild è stata portata avanti dalla famiglia Rockefeller, che non era defilata come i Rothschild, ma ha agito apertamente nell’attuazione di un progetto globale di conquista del mondo, progetto ancora in atto.

Potremmo quindi concludere che la seconda metà del XIX secolo è stata l’era della leadership dei Rockefeller, che plasmando governi ed istituzioni hanno cambiato il corso della storia.

Nel 2012 c’è stato il matrimonio tra gli interessi della Famiglia Rothschild e quelli della famiglia Rockefelller quando “RIT Capital Partners” di Jacob Rothschild ha acquisito una quota della “Financial Services” di Rockefeller pari al 37% del capitale.

Il Cartello si organizza

Dopo essere riusciti and imporre la Federal Reserve Bank nel 1913, il Cartello dei Banchieri sapeva benissimo che erano stati autorizzati ad estorcere legalmente denaro alla popolazione. Sapevano anche che il Sistema Monetario a Debito comportava una crescita esponenziale sia del debito che degli interessi e molto presto sarebbero stati scoperti. 

Escogitarono allora un piano per nascondere tutto ciò e fare in modo che il sistema potesse durare il più a lungo possibile. Il piano consisteva in pratica nel controllare governi, istituzioni e mezzi di comunicazione per fare in modo che le leggi e l’informazione fossero sotto il loro controllo ed iniziò un piano di finanziamenti e condizionamenti dei mezzi di comunicazione, delle scuole e università, degli istituti di ricerca, ecc.

1921 – nasce il CFR

Il CFR (Council on Foreign Relations) nasce sulla scia del RIIA (Royal Institute on International Affairs) alla fine della prima guerra mondiale.

Durante le negoziazioni per il trattato di pace di Parigi, nel 1919, nacque l’idea di creare una organizzazione che si preoccupasse di mantenere buoni rapporti internazionali e nacque così il British Institute of international Affairs, poi rinominato Royal Institute.

Due anni dopo nasceva negli Stati Uniti il CFR, organizzazione che aveva gli stessi obiettivi del RIIA. Come tutte le istituzioni, il CFR nasce con sani principi, poi ad un certo punto i vertici dell’organizzazione cambiano rotta ed il CFR ha assunto il ruolo preminente di intermediario fra il mondo dell’alta finanza americana, le multinazionali e la politica estera del governo degli Stati Uniti.

L’organizzazione era finanziata da potenti famiglie come i Carnegie, gli Herriman,  i Kuhn,  i Loeb, i Mellon, gli Schiff, e anche dai banchieri europei  Rothschild e Warburg, ma soprattutto era finanziata dalla Rockefeller Foundation e dalla Ford Foundation; i fratelli Rockefeller furono tra i primi a puntare sul CFR. In pratica i finanziatori erano gli stessi che avevano cospirato per creare la Federal Reserve Bank.

La sua influenza è così profonda e così incisiva che può essere considerato il vero motore della politica americana. Da organizzazione del 1921, che doveva stabilire buoni rapporti internazionali, il CFR è riuscito a trasformare gli Stati Uniti in uno stato guerrafondaio, con una spesa militare mostruosa che nel 2023 ha superato 900 miliardi di dollari.

Il CFR è la culla della politica americana, dalle file del CFR sono usciti molti presidenti americani, quasi tutti i Segretari di Stato; quasi tutti i Segretari alla Difesa; quasi tutti i Direttori della CIA. Si potrebbe affermare che il CFR è un po’ la culla del Deep State americano.

Controllo della Stampa

Già dall’inizio del 1900 i giornali americani erano controllati da industriali e banchieri che volevano eliminare notizie stampa che potessero compromettere le proprie attività. Nel 1915, J.P. Morgan insieme a Warbug e Rockefeller ed altri industriali selezionarono 25 giornali, tra i più influenti (scelti tra 179) e ne acquisirono il controllo per influenzare la loro politica editoriale, con l’intento di manipolare l’opinione pubblica.

Di questa notizia c’è la documentazione storica (fotocopia nell’immagine) trovata nell’archivio del Congresso in cui il parlamentare Callaway denunciava il controllo della stampa da parte del banchiere J.P. Morgan.

Documento dell’archivio del Congresso USA

A febbraio del 1917, poco prima dello scoppio della Prima Guerra Mondiale, Callaway denunciava che a marzo del 1915 J.P. Morgan aveva incaricato un team di 12 uomini di identificare quali fossero i giornali più influenti a livello nazionale.

Il team selezionò 25 giornali da una lista di 179 e Morgan riuscì, pagando, a ottenere un contratto che gli consentiva di far supervisionare gli articoli da pubblicare relativamente a notizie riguardanti l’aspetto militare, finanziario e altri argomenti di interesse vitale per Morgan ed il Cartello dei Banchieri.  

Al momento della dichiarazione di Callaway il contratto era ancor in vigore e due mesi dopo gli Stati Uniti dichiaravano guerra alla Germania, una guerra in cui gli Stati Uniti non avrebbero avuto motivo ad entrare, ma attraverso la campagna di stampa e la propaganda il presidente Wilson era riuscito ad avere il consenso popolare.

Il CFR continuò questa opera di condizionamento della stampa prendendone il controllo. Il compito fu affidato a John D. Rockefeller che selezionò un nutrito numero di giornali e riviste incluse le prestigiose testate del Life e Time. Rockefeller finanziò amici prestanome perché acquisissero il controllo di importanti pubblicazioni come il Washington Post, Newsweek, e The Weekly Magazine. La stessa cosa fu realizzata per il controllo delle radio e del cinema ottenuta tramite le banche Kuhn & Loeb, Goldman Sachs Warburg e Lehman.

Questa pratica è tuttora in vigore, l’informazione globale è in mano a pochissime aziende che la propagano a tutto il sistema mediatico, ne abbiamo avuto una conferma sia per quanto riguarda la pandemia che per la guerra in Ucraina.

È famosa una frase di David Rockefeller pronunciata in un discorso durante una riunione del Gruppo Bilderberg nel 1991: “Siamo grati al Washington Post, al New York Times, al Time Magazine e altre grandi pubblicazioni i cui direttori hanno partecipato ai nostri incontri, rispettando le loro promesse di riservatezza per oltre 40 anni… Sarebbe stato impossibile per noi sviluppare questo piano per il mondo, se fosse stato di pubblico dominio durante tutti questi anni. Ma il mondo è più sofisticato e preparato a marciare verso un governo mondiale. La sovranità sovrannazionale di una élite di banchieri è sicuramente preferibile alla auto-determinazione nazionale praticata nei secoli passati.”. Con questa frase viene ufficialmente ammessa la complicità dei mezzi di comunicazione nei confronti dei banchieri.

1930 – BIS – Banca dei Regolamenti Internazionali

La BIS (Bank of International Settlements) o in italiano BRI (Banda dei Regolamenti Internazionali) nasce nel 1930, quando fu attuato il Piano Young, un programma ideato per gestire il pagamento dei danni di guerra da parte della Germania. I veri architetti del piano erano Montague Norman, allora Governatore della Bank Of England e Hjalmar Schacht,  presidente della Reichsbank. Il piano doveva stabilire l’entità dei danni di guerra ed in quanti anni la Germania avrebbe dovuto ripagare il suo debito. Il piano prevedeva anche la creazione di una apposita banca che fu la Bank of International Settlements.

I soci fondatori della BIS furono le Banche Centrali della Gran Bretagna, della Francia, della Germania, dell’Italia e del Belgio ed un consorzio di banche giapponesi. Inizialmente la Federal Reserve Bank non volle entrare come socio ed al suo posto si fecero avanti J.P. Morgan, la First National Bank of New York e la First National Bank of Chicago.

Il primo presidente della BIS fu il banchiere dei Rockefeller, Gates McGarrah. McGarrah dal 1923 al 1926 era capo della Federal Reserve Bank di New York, nel 1926 divenne capo del comitato esecutivo della Chase Manhattan Bank. Dal 1924 al 1945 fu anche direttore del consiglio generale della Reichsbank. McGarrah era anche il nonno dell’ex direttore della CIA Richard Helms.

Lo statuto iniziale della BIS diceva che la missione della banca era di “promuovere la cooperazione internazionale tra le banche centrali e fornire ulteriori facilitazioni per operazioni di finanza internazionale”.

Alla fine della II Guerra Mondiale, nella Conferenza di Bretton Woods, fu approvato lo scioglimento della BIS, ma la banca non fu mai liquidata, fu invece cambiato il suo statuto in modo da farvi aderire quasi tutte le Banche Centrali.

Oggi BIS può essere considerata la capofila delle Banche Centrali; hanno ritenuto opportuno accentrare il potere in una sola banca, più facile da controllare, piuttosto che controllare centinaia di Banche Centrali. Stessa cosa vale per la BCE che impone le sue scelte a tutte le Banche Centrali europee.

Pur essendo un’organizzazione internazionale, la BIS è strutturata come una Società Anonima per Azioni, con Consiglio di Amministrazione e un Direttore Generale. Nonostante abbia il controllo della finanza mondiale attraverso il coordinamento delle Banche Centrali, non vi è nessuna trasparenza sul suo operato e non può essere controllata o indagata da altri enti; stesse regole che valgono anche per la BCE.

Carroll Quigley ha scritto, nel suo epico libro ‘Tragedy and Hope’, che la BIS era parte di un piano “per creare un sistema mondiale di controllo finanziario privato capace di dominare il sistema politico di ogni Paese e l’economia mondiale nel suo complesso“. Riporto alcune frasi del libro: “This system was to be controlled in a feudalist fashion by the central banks of the world acting in concert, by secret agreements arrived at in frequent private meetings and conferences. The apex of the system was to be the Bank for International Settlements in Basle“.

Subito dopo guerra gli Stati Uniti hanno esercitato pesantemente il loro potere imponendo il dollaro come valuta per i pagamenti internazionali e dopo gli accordi di Bretton Woods hanno creato istituzioni come l’ONU, IMF, World Bank, tutte istituzioni che nascono con ottimi propositi ma che nel corso degli anni hanno cambiato la loro missione, portando avanti un programma di globalizzazione.

Bretton Woods è stato un successo per le otto famiglie del Cartello Bancario. Il Fondo Monetario Internazionale è stata una banca chiave, insieme alla World Bank, nel creare un sistema di depredazione delle risorse naturali dei paesi poveri, ma di questo parleremo in un prossimo artico.

Ultima considerazione degna di nota è che tutti i presidenti della World Bank, fino al 2012 siano appartenuti alle organizzazioni segrete asservite al potere occulto della finanza (CFR, Bilderberg, Trilaterale).

Il Cartello si arricchisce

Avendo il potere di decidere i tassi di interesse, le Banche Centrali sono in grado di creare i cicli economici che prevedono una fase di espansione ed una fase di contrazione.

Fase 1 – Espansione – La Banca Centrale abbassa i tassi di interesse, il denaro costa poco e si investe parecchio, aumenta la domanda e le aziende investono ancora di più per aumentare la produzione. Le famiglie riescono a ottenere mutui a basso tasso e comprano una casa.

Fase 2Contrazione – La Banca Centrale aumenta i tassi di interesse. C’è meno denaro in circolazione vengono acquistati meno prodotti, aumenta disoccupazione, aumentano i fallimenti, le famiglie non riescono più a pagare il mutuo e rischiano di perdere la casa.

La crisi del 1929 avvenne quando le banche aumentarono i tassi di interesse e ritirarono il proprio denaro dal mercato e dopo la crisi acquisirono azioni ed aziende a basso costo. Rockefeller, Rothschild e Morgan ne approfittarono e la stessa cosa è successa nella crisi del 2008.

Se si potessero prevedere con precisione i tassi di interesse, l’inflazione e la deflazione, si saprebbe quando conviene comprare o vendere titoli di stato e azioni e fare un sacco di soldi.

Le Banche Centrali lo sanno perfettamente perché sono loro che lo decidono e quindi gli azionisti della Banca Centrale hanno sempre avuto la possibilità di vendere o comprare titoli di stato ed azioni in previsione di rialzo o riduzione dei tassi di interessi.

Sappiamo che l’attività di Insider Trading è vietata, chi ha informazioni chiave sulle aziende, prima che esse divengano di pubblico dominio, non può utilizzarle per approfittarne in operazioni di borsa.

Questo è superato dalle Banche Centrali, che hanno a disposizione tutti i dati riservati dei governi nazionali e sono in grado di manipolare l’economia a loro vantaggio, decidendo quando e come variare i tassi di interesse.

Il Cartello dei Banchieri, e presumibilmente anche le banche che sono azioniste della Banche Centrali, riescono a sapere in anticipo se il mercato crollerà e vendono le loro azioni prima del crollo, per ricomprarle poi ad un prezzo più basso, cosa che in teoria sarebbe vietata.

Il Cartello dei Banchieri ha potuto approfittare di questo privilegio aumentando a dismisura la propria ricchezza. Già erano ricchi in partenza e sono diventati ancora più ricchi.

Dove è andata a finire tutta questa ricchezza?
Nel prossimo articolo parlerò di Blackrock.

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