5 – La nuova Moneta Digitale CBDC

Già avevo affrontato il tema della Moneta Digitale CBDC (Central Bank Digital Currency) in due articoli, uno risalente a maggio 2023 dal titolo “Vogliono eliminare il contante”, e l’altro a marzo del 2024 in cui ho cominciato a parlare dell’Euro Digitale. Nei due articoli troverete dei video che contengono le dichiarazioni ufficiali di capi del Fondo Monetario Internazionale e delle Banche Centrali in cui spiegano esattamente in cosa consisterà la nuova moneta digitale. Ormai sono costretti ad ammettere apertamente che si tratterà di un controllo totale delle nostre spese e dei nostri comportamenti, anche se ce la vendono sempre come una cosa positiva.

Premessa storica

Negli articoli precedenti abbiamo accennato a come il Sistema Monetario a Debito si sia imposto nel 1913 con la costituzione della Federal Reserve Bank. La Federal Reserve fu voluta dalla famiglia Rothschild che già aveva il controllo della Banca d’Inghilterra e voleva anche il controllo della colonia americana.

Vari presidenti americani avevano capito bene che mettere l’emissione monetaria nelle mani di una banca privata significava rendere l’economia dello Stato dipendente da quella banca ed ostacolarono questi tentativi.

I Presidenti Thomas Jefferson (1801-1809), Andrew Jackson (1829-1837), James Garfield (1861), Abramo Lincoln (1861-1865), furono i presidenti che ostacolarono con maggior determinazione i tentativi di imporre una banca di emissione privata. Due di loro, Abramo Lincoln e James Garfield furono assassinati probabilmente proprio per questo motivo.

Per una strana coincidenza anche John Kennedy ed Aldo Moro erano andati contro gli interessi della banca centrale, facendo emettere delle banconote dal Ministero del Tesoro piuttosto che dalla banca centrale e anche loro hanno fatto una brutta fine.

Nel 1913 un gruppo di banchieri e politicanti riuscirono ad imporre il Federal Reserve Act, legge con cui si istituiva la Federal Reserve Bank, la banca centrale americana. La banca era completamente di proprietà dei privati e aveva il privilegio di prestare denaro allo Stato. Il sogno dei Rothschild si era realizzato. Ne parlerò in maggiori dettagli in un prossimo articolo.

Negli articoli precedenti abbiamo anche visto che il Sistema Monetario a Debito è matematicamente insostenibile in quanto gli interessi, essendo moneta non emessa, costringono gli Stati a ricorrere ancora al debito proprio per pagare gli interessi. Di conseguenza interessi e debito crescono in modo esponenziale e costringono gli Stati ad aumentare le tasse e ridurre le spese per poter rimandare il punto temporale della insostenibilità, che prima o poi arriverà.

Il Cartello dei Banchieri, che nel 1913 avevano imposto il Sistema Monetario a Debito negli Stati Uniti, riuscirono poi ad imporlo anche al resto del mondo.

Oltre a guadagnare interessi sul debito, i Banchieri potevano anche facilmente speculare in quanto conoscendo in anticipo le variazioni dei tassi di interesse potevano effettuare enormi speculazioni in borsa.

I Banchieri sapevano bene che quel Sistema Monetario era insostenibile e la prima cosa che fecero fu di nascondere questo problema. Riuscirono a controllare mezzi di comunicazione, politica e università, in modo che questo problema non emergesse. Nel corso degli anni il Cartello dei Banchieri ha modificato quel Sistema Monetario originale per spostare il problema della insostenibilità negli anni futuri. In questo modo guadagnavano tempo, e riuscivano a mantenere il privilegio della emissione monetaria.

Evoluzioni del Sistema Monetario

All’inizio, nel 1913, il Sistema Monetario a Debito era basato sull’oro (Gold Standard), le banconote in dollari erano convertibili in oro. Un’oncia di oro (31,10 grammi) valeva 20,67 dollari.  Un cittadino americano poteva andare in banca e cambiare le sue banconote in oro.

Dopo la crisi del 1929, per combattere l’inflazione, il Presidente Roosevelt emanò una serie di leggi che sospendevano il Gold Standard e proibivano la proprietà privata di ingenti quantità di monete d’oro. Roosevelt alzò anche il prezzo dell’oro portandolo a 35 dollari l’oncia.

Dopo la Seconda Guerra Mondiale, con gli accordi di Bretton Woods, veniva sostituito il Gold Standard con il Gold Exchange Standard. Il prezzo dell’oro a livello internazionale veniva fissato a 35 dollari l’oncia, ed il dollaro diventava la valuta di riferimento per l’economia mondiale, tutte le valute internazionali erano valutate in relazione al dollaro che diventava la valuta di riserva dominante delle Banche Centrali.

Tale diffusione del dollaro rendeva impraticabile la convertibilità in oro (non c’era abbastanza oro) e quindi venne deciso l’abbandono della convertibilità in oro delle banconote a livello individuale, che rimaneva però a livello Banche Centrali per gli scambi commerciali internazionali.

Quando gli USA iniziarono ad emettere troppa moneta, necessaria in particolare a sostenere la guerra in Vietnam, alcuni paesi cominciarono a pensare che gli USA non avessero abbastanza oro per garantire la convertibilità delle banconote.

L’indipendenza di De Gaulle

La Francia del Generale De Gaulle era molto critica nei confronti degli Stati Uniti. Fu così che nel 1966 pensando che le forze armate francesi sarebbero state umiliate dalla dipendenza dagli Stati Uniti, De Gaulle ritirò la Francia dal comando integrato della NATO ed espulse tutte le basi statunitensi dal territorio francese. De Gaulle vedeva la NATO come un’organizzazione dominata dagli Stati Uniti, e riteneva che la partecipazione francese in alcune sue strutture limitasse la libertà di azione del paese. Non solo, De Gaulle decise anche di creare una propria difesa atomica indipendente ed infatti tuttora la Francia possiede circa 300 testate nucleari.

Oggi la Francia è uno dei pochi paesi europei dove non esistono basi militari degli Stati Uniti. La Francia tornò nella NATO nel 2009, con la presidenza di Nicolas Sarkozy.

Nel 1965 De Gaulle criticava anche il fatto che gli USA compravano merce pagandola con dollari non garantiti da adeguata quantità di oro e non fidandosi inviò una nave della marina francese a New York per recuperare 150 milioni di dollari in lingotti d’oro custoditi nei caveaux della Federal Reserve Bank di New York, per trasferirli nella Banque de France a Parigi.

De Gaulle comprese che gli Stati Uniti stavano realizzando una truffa internazionale. Avevano promesso che i paesi possessori dei dollari americani avrebbero potuto in ogni momento riscattare il loro oro al cambio di 35$ l’oncia, ma era come se avessero firmato cambiali false, era chiaro che gli USA stessero stampando più dollari di quanti ne fossero riscattabili.

De Gaulle aveva anticipato tutti. In breve tempo anche altre nazioni compresero la stessa cosa ed iniziarono a richiedere l’oro in cambio dei dollari che detenevano. Presto Washington iniziò ad avere un’emorragia di oro per rispondere alle richieste di conversione di decine di miliardi dei suoi dollari di carta.

Nel 1971, con una mossa a sorpresa il Presidente Nixon, per evitare un’emorragia incontrollabile delle riserve auree del Paese, annunciò la fine del Gold Exchange Standard approvando una legge che sospendeva l’obbligo per la Federal Reserve di convertire dollari in oro, come stabilito nel 1944 a Bretton Woods.

L’oro arrivò immediatamente a 120 dollari l’oncia ed il suo prezzo è continuato a crescere, fino ai circa 2.500 dollari l’oncia attuali.

Nonostante i suoi limiti intrinseci, il Gold Exchange Standard costituì comunque un qualche freno alla creazione di denaro dal nulla, che iniziò la sua rapida ascesa dopo il 1971.

Il Cartello dei Banchieri sa che ora ci stiamo avvicinando al punto critico in cui è necessario intervenire nuovamente sul Sistema Monetario prima che questo collassi e gli Stati si riprendano la propria sovranità monetaria. Lo hanno dichiarato loro stessi nella riunione della Banche Centrali del 2019 tenutosi a Jackson Hole nel Wyoming. In quella occasione fu dichiarato che è sempre più difficile gestire le crisi economiche e che oltre alla gestione del Sistema Monetario vorrebbero anche accedere al Sistema Fiscale; vedremo poi che significa.

Arriva la moneta Digitale

Dopo il 1971, debito pubblico e interessi hanno cominciato a correre più velocemente ed il Cartello dei Banchieri ha iniziato a preoccuparsi. È infatti da decenni che stanno studiando come cambiare il Sistema Monetario e hanno trovato una soluzione grazie allo sviluppo tecnologico informatico che ha consentito loro di usare le nuove tecnologie della blockchain, della digitalizzazione, dei big data e dell’intelligenza artificiale. 

Queste tecnologie sono alla base della nuova moneta digitale denominata CBDC (Central Bank Digital Currency). Il nome stesso ci dice che è una moneta delle Banche Centrali, non è una moneta degli Stati o dei popoli.

Le nuove tecnologie informatiche e digitali consentiranno alle Banche Centrali di gestire il nuovo sistema monetario; la loro strategia è di poter accedere anche al sistema fiscale, come da loro proposto nella già citata riunione delle Banche Centrali del 2019.

Cosa significa poter accedere al Sistema Fiscale?

Quando si dice che le banche centrali vogliono accedere al sistema fiscale, si intende che desiderano avere un ruolo più diretto nella gestione delle politiche fiscali di un paese, oltre al loro tradizionale compito di gestione della politica monetaria.

La politica monetaria riguarda il controllo dell’offerta di moneta e dei tassi di interesse, mentre la politica fiscale riguarda la gestione delle entrate e delle spese del governo.

Capito? Vogliono gestire anche le tasse !

Loro mascherano questa richiesta con tutti argomenti che sembrerebbero giusti come la stabilità dei prezzi, la crescita economica, la diminuzione della disoccupazione, una migliore risposta alle crisi economiche, ma in realtà a loro serve solo aumentare le tasse.

Poiché per ogni governo ed ogni Stato è ormai improponibile aumentare le tasse sul reddito, allora la strategia è di inventare nuove tasse, come ad esempio la tassa sulla CO2. Saranno presumibilmente tasse sui consumi, realizzate anche a livello personale.

Faccio un esempio di tassa a livello personale.

L’Unione Europea ha sviluppato il Consumption Footprint, un indicatore per calcolare l’impatto ambientale legato al consumo di beni all’interno dell’Unione europea. Attraverso l’Identità Digitale e l’Euro Digitale la BCE potrà monitorare ogni acquisto fatto dai cittadini europei. Ad ogni cittadino potrà essere assegnato un determinato quantitativo di Footprint.

Quello che potrà avvenire è che mentre pago per l’acquisto di un chilo di carne, la BCE monitorerà il mio footprint e se supero il quantitativo che mi è concesso mi sarà vietato l’acquisto. Qui potrebbe intervenire la tassazione addizionale, ovvero se voglio comunque comprare la carne dovrò pagare una piccola tassa.

Ricordate – Tutte le tasse e balzelli vari che incassa lo Stato sono destinati al pagamento degli interessi sul debito pubblico.

È in questo modo che potranno mettere tasse aggiuntive senza aumentare le tasse sul reddito, è una modalità un po’ mascherata e subdola per aumentare la tassazione. Potranno tassare anche l’acqua o magari l’esenzione dalle vaccinazioni obbligatorie o qualsiasi altra cosa potranno inventarsi.

Cosa cambia con la Moneta digitale

L’Euro Digitale sta per arrivare, Christine Lagarde ha già annunciato che entrerà in circolazione in Europa nel 2027.

Ma noi abbiamo già l’Euro Digitale, l’attuale Euro diventa digitale quando è depositato nei nostri conti correnti e quando lo usiamo al posto delle banconote per effettuare appunto pagamenti digitali con bonifici o carte di credito. Per quello che riguarda noi cittadini non c’è nessuna necessità di un nuovo euro digitale.

E allora perché Lagarde ha annunciato l’emissione di un Nuovo Euro Digitale, che differenza c’è tra l’attuale Euro Digitale e il Nuovo Euro Digitale?

La risposta è molto semplice, il Nuovo Euro Digitale serve solo ed esclusivamente alle Banche Centrali per i motivi che abbiamo già esposto sopra.

La moneta digitale, per noi europei l’Euro Digitale, è il loro progetto di cambiamento del sistema monetario. Le Banche Centrali non si accontentano più controllare solo i tassi di interesse, ma vogliono anche metterci le mani in tasca controllando le nostre spese. Ogni singola spesa fatta con l’Euro Digitale dovrà infatti essere approvata dalla BCE.

L’Euro Digitale sarà una moneta programmabile, ce lo hanno detto molto chiaramente, trovate le loro dichiarazioni nei video che ho indicato sopra.

Ogni spesa che faremo con l’Euro digitale passerà al vaglio di un programma informatico che deciderà se quella spesa rispetta le regole imposte dalla BCE e concordate con gli Stati. Questo significa che non saremo più liberi di spendere liberamente i nostri soldi.

Ma quali saranno queste regole?

Sicuramente all’inizio ci saranno poche od addirittura nessuna regola restrittiva, anzi cercheranno di incentivarci ad usare il Nuovo Euro Digitale e aumenteranno le restrizioni all’uso del contante. Potenzialmente le regole che potranno applicare potranno essere di qualsiasi natura.

Se andate sul sito della BCE troverete vari video che giustificano il Nuovo Euro, come una moneta più affidabile, che consente pagamenti più veloci e dicono che lo hanno sviluppato perché sostanzialmente è quello che vuole la gente che preferisce i pagamenti elettronici. Negli anni del Covid i pagamenti elettronici sono triplicati e quindi è giusto migliorarli.

Si sono anche affrettati a contestare le critiche che vengono fatte al nuovo Euro Digitale dichiarando che non sostituirà il contante ma lo affiancherà e sarà tutelata la privacy dei trasferimenti di denaro. Molto probabilmente all’inizio sarà così, ma l’obiettivo finale è un altro.

Peccato che queste dichiarazioni non coincidano con le motivazioni dichiarate da Agustin Carsten, il capo della BIS (Bank International Settlements), che è a capo della Banche Centrali, che ha spiegato molto chiaramente che la nuova moneta digitale CDBC permetterà di conoscere chi trasferisce del denaro, chi lo riceve e il motivo del trasferimento e la Banca Centrale avrà il controllo di quel trasferimento (ovvero può anche bloccarlo).

Ovviamente viene sottaciuto che il nuovo Euro Digitale è programmabile, non se ne parla, è meglio non parlarne perché potrebbero sorgere dei dubbi.

Moneta programmabile significa che potranno obbligarci a fare qualsiasi cosa e obbligarci ad ubbidire incondizionatamente a qualsiasi imposizione. Immaginate se la Moneta Digitale fosse stata disponibile già nel 2020; avrebbero potuto obbligare la popolazione a vaccinarsi, pena il blocco del conto corrente. Chi non voleva vaccinarsi non avrebbe più potuto disporre di denaro e neanche avrebbe potuto ricevere denaro in prestito da altri. Potrebbero obbligare la gente a spendere il denaro entro un determinato tempo, potrebbero vietare di spendere il denaro in certe aree geografiche o impedire di pagare determinate aziende o individui, di condizionarne l’utilizzo in base a parametri personali. Insomma le Banche Centrali e i legislatori potranno sbizzarrirsi a condizionare l’uso del denaro sulla base di restrizioni od anche obblighi.

Voi direte che sto esagerando, che certe cose non succederanno mai. Beh, è già successo! Basti ricordare che Justin Trudeau, primo ministro del Canada, fece bloccare i conti correnti di tutti i camionisti che dimostravano contro la vaccinazione obbligatoria. Con la moneta digitale si potrebbe fare in un attimo. Basta inserire quattro righe di programma per bloccare tutti i conti correnti dei trasportatori.

Badate bene tutte queste regole possono essere generalizzate od anche applicate a livello personale. Questo è il motivo per cui è stato implementato il progetto di Identità Digitale Europea; l’Europa vuole creare una grande banca dati dove confluiranno tutti i dati che ci riguardano; dati sanitari, reddito, tasse, patrimonio, ecc.

La nostra privacy non esisterà più, ci ha pensato il buon Mario Draghi che nel cosiddetto Decreto Capienza del 2021 – Decreto Legge 8 ottobre 2021, n.139 – un decreto che regolava l’affollamento dei locali pubblici durante il periodo del Covid – ha fatto inserire poche righe che hanno cambiato drasticamente il nostro diritto alla PRIVACY. Con queste poche righe è stato sancito che la Pubblica Amministrazione potrà trattare, comunicare e diffondere (anche a terzi) dati dei cittadini italiani senza bisogno di una legge specifica.

Visto come stanno andando le cose da qualche anno a questa parte non c’è da aspettarsi niente di buono, stanno mettendo in piedi un sistema di controllo totale della popolazione, controllo delle spese, controllo della stampa, controllo di internet.

Le nostre spese non saranno più anonime, perché l’Euro Digitale sarà agganciato all’ID Digitale Europeo, per ogni transazione monetaria la BCE potrà sapere chi dà e chi riceve denaro ed il motivo per cui si trasferisce il denaro, dall’acquisto di un quaderno all’acquisto di un’automobile o di una casa.

Pericolo di deriva autoritaria

Uno strumento del genere sarebbe il sogno di qualsiasi dittatore perché con un click si possono azzerare i soldi di qualsiasi avversario politico o contestatore o sovversivo.

Non a caso in Cina già utilizzano qualcosa di simile con il sistema dei Crediti Sociali. Ad ogni cittadino viene assegnato un punteggio rappresentante il suo “Credito Sociale”, sulla base dei suoi comportamenti e delle informazioni possedute dal governo, riguardanti la condizione economica e sociale. È di fatto un sistema di sorveglianza di massa; chi ha un credito troppo basso viene in qualche modo punito con restrizioni od obblighi di vario tipo.

L’Europa si sta attrezzando per copiare la Cina. Lo stesso Klaus Schwab, il discusso capo del World Economic Forum, ha apertamente dichiarato che il sistema sociale di riferimento del World Economic Forum è proprio quello cinese. Ormai dobbiamo constatare che l’Unione Europea non sta facendo altro che adottare tutti i progetti suggeriti proprio dal World Economic Forum.

Rischi

Un Sistema Monetario così concepito in mano alla Banca Centrale comporta un rischio enorme perché la Banca Centrale potrebbe addirittura mettersi contro un governo ostile ed azzerare in un attimo l’economia di un intero paese.

Sarebbe uno strumento di ricatto enorme, ben più grande del ricatto monetario che già usano. Oggi se i governi non seguono le regole imposte dall’Europa rischiano che i titoli di stato rimangano invenduti, con il conseguente aumento dei tassi di interesse. Anche questo è già successo, basti ricordate l’aumento dello spread che sancì la destituzione del Governo Berlusconi.

È questo quello che vogliamo ?
Credo proprio di no, e ci stanno prendendo anche per i fondelli perché ci dicono che lo fanno per il nostro bene !

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