CBDC – Euro Digitale

La Banca Centrale Europea ha annunciato che sarà messo in circolazione, probabilmente nel 2027, l’Euro Digitale, una valuta digitale che a livello internazionale è chiamata CBDCCentral Bank Digital Currency.

La nuova moneta si affiancherà alla circolazione del denaro contante e introdurrà una serie di novità, a detta della BCE molto utili (per la banca), ma che compromettono in modo molto preoccupante la nostra privacy e soprattutto la libertà di spendere i nostri soldi a nostro insindacabile piacimento e utilità.

Nel video vengono illustrate le caratteristiche della nuova moneta, ma soprattutto vengono mostrate una serie di testimonianze di uomini politici ed economisti, che lanciano un grido di allarme contro le CBDC. Le CBDC, come vedrete, comportano un uso condizionato dell’utilizzo del denaro, ed una ingerenza delle Banche Centrali e dei Governi sulla libera circolazione di tale moneta. Un utilizzo improprio delle CBDC da parte delle Banche Centrali, potrebbe portare ad una vera e propria forma di dittatura, che si potrebbe definire Dittatura Monetaria.

Già abbiamo una Moneta Digitale.

L’attuale Euro è già una moneta digitale. Da quando siamo entrati nell’era dei computer il denaro ha assunto una forma digitale. Tutti i pagamenti che facciamo con il Bancomat o con le Carte di Credito, con i bonifici bancari, come anche il denaro depositato nei nostri conti correnti è in formato digitale.

Il denaro contante in circolazione rappresenta circa un decimo di tutta la massa monetaria, il che significa che circa il 90% del denaro è in formato digitale. Se tutti prelevassero il denaro depositato in forma digitale non ci sarebbero sufficienti banconote per tutti.

E allora che bisogno c’è di avere un nuovo Euro Digitale? Sicuramente per noi cittadini nessuno!

Ce lo confermano persino gli esperti del settore. Nel video sentirete sia il presidente della Federal Reserve Bank di Minneapolis, sia Jerome Powell, il presidente della Federal Reserve Bank, affermare che non c’è nessun bisogno di avere una valuta CBDC che comporta invece una grave violazione della privacy.   Anche il ricco Steve Forbes dice che la CBDC è una tirannia e serve a regolare flussi monetari a detrimento della privacy.

Euro normale e Euro Digitale

Il nuovo Euro CBDC introduce rispetto all’attuale Euro già in circolazione due importanti caratteristiche che sono la Centralità e la Programmabilità.

Centralità

La Centralità significa che la gestione di tale moneta viene attuata a livello centrale ed appunto dalla Banca Centrale. 

La centralizzazione è sia a livello amministrativo e gestionale, sia a livello tecnico. La CBDC si basa infatti sulla tecnologia Blockchain, la stessa tecnologia usata dal Bitcoin e da altre criptovalute, con la differenza che il Bitcoin si basa su una tecnologia decentralizzata e non dà nessuna garanzia sul valore della moneta.

L’Euro digitale è invece basato su una blockchain centralizzata presso la Banca Centrale, nel nostro caso la BCE, che ne garantisce anche il valore. In termini tecnici si tratta di una Stablecoin in quanto il suo valore rimane stabile ed uguale e a quello dell’euro.

Programmabilità

Le CBDC sono monete programmabili, ovvero monete il cui uso viene deciso da un programma informatico. Sarà il programma a stabilire, in base alle regole che saranno decise dalla Banca Centrale e dal legislatore se il denaro può essere utilizzato.

È come se nella moneta avessero inserito un interruttore che la spegne o la accende a secondo di quanto viene programmato dalla Banca Centrale.

In base a quali fattori la moneta può essere o meno spendibile?

Intanto c’è da dire che queste regole di programmabilità possono cambiare nel tempo, basta che il legislatore o la banca centrale attivi una nuova regola.

Le regole possono essere veramente molte. Potrebbero essere introdotte limitazioni su dove, come e quando spendere il denaro, come anche limitazioni personali su chi può pagare o ricevere denaro o per quale tipo di bene o servizio può essere utilizzato il trasferimento di denaro.

Ad esempio, visto che hanno dichiarato la Russia nostro nemico, potrebbero bloccare il trasferimento di denaro verso persone con nazionalità russa.  

Anonimità

Mentre il bitcoin è una moneta digitale su base anonima, le CBDC non sono anonime, ma sono intrinsecamente legate ad un possessore. La Banca Centrale sa a chi appartiene quella moneta, che deve essere contenuta in un Portafoglio Digitale (Wallet).  

Il decreto PNRR approvato lunedì 26 febbraio 2024 dal consiglio dei ministri dà vita ufficialmente all’IT-Wallet, ovvero al Sistema di Portafoglio Digitale italiano.

L’IT-Wallet permetterà di conservare e utilizzare i documenti digitali – inizialmente, tessera sanitaria, patente e carta europea della disabilità – all’interno dell’app IO. Sarà disponibile a partire dalla metà del 2024.

Tale IT-Wallet è parte integrante del progetto europeo di Identità Digitale ed è finalizzato all’uso dell’Euro Digitale.

Come si può constatare è una situazione in continua evoluzione dove nel portafoglio elettronico potranno confluire tutti i dati della nostra privacy, che saranno utilizzati per stabilire come potremo spendere i nostri soldi, o anche come potremmo essere obbligati a spendere i nostri soldi, perché c’è anche questa opzione.

Serve alle Banche Centrali

Le Banche Centrali hanno il privilegio di emettere moneta e prestarla agli Stati, facendoli indebitare per il pagamento degli interessi sul debito. Un debito che può essere ridotto aumentando le tasse e riducendo la spesa dello Stato, due opzioni ormai impraticabili perché la tassazione è troppo alta e le spese dello Stato Sono ormai ridotte all’osso.

Le Banche Centrali fino ad ora hanno agito sull’economia variando i tassi di interesse per cercare di tenere sotto controllo l’inflazione.

Per ammissione delle stesse Banche Centrali, l’attuale Sistema Monetario non è più in grado di fronteggiare le crisi economiche e va modificato, lo hanno detto nella riunione delle Banche Centrali avvenuto nel 2019 a Jackson Hole nel Wyoming.

In sostanza, la politica monetaria, che agisce solo sui tassi di interesse, non è più in grado di affrontare una prossima recessione e, nella riunione delle Banche Centrali del 2019, si è detto che la soluzione è di far ricorso anche alla politica fiscale.

Gli obblighi di comprare macchine elettriche, di sostituire le caldaie a gas, di investire sull’efficientamento energetico delle case, come anche la tassa sulla CO2, possono essere interpretati come stimoli per mettere in moto l’economia, e imposti per accedere ai risparmi degli italiani.

L’Euro Digitale è uno strumento che può essere utilizzato sia per la politica economica (delle Banche Centrali) che per quella fiscale (dei Governi), ma ovviamente a scapito della privacy e degli interessi economici dei cittadini.

L’Euro Digitale serve, direi quasi esclusivamente, a tutelare gli interessi delle Banche Centrali che stanno correndo il rischio di perdere il privilegio di emettere moneta, sia per l’indebitamento degli Stati, ormai fuori controllo e che potrebbero riprendersi la Sovranità Monetaria, come anche per il proliferare di monete digitali private.

Rischi

Come abbiamo appena accennato la CBDC elimina i confini tra pubblico e privato. I Governi, oltre ad aver ceduto la propria Sovranità Monetaria, stanno ora cedendo la Nostra Sovranità Monetaria Personale al sistema bancario.

Essendo una moneta programmabile, potrebbero stabilire qualsiasi tipo di regola. Ovviamente all’inizio le regole saranno poche e ragionevoli, forse anche nessuna, in modo da farci accettare l’uso della moneta. Ma potenzialmente, in futuro, potrebbe essere inserita qualsiasi tipo di regola.

Oltre a poter imporci regole su come, dove e quando potremo spendere il nostro denaro, la CBDC si presta a poter imporre regole personalizzate.

Sono stati già ipotizzati vari tipi di utilizzo dell’Euro Digitale:

  • Per il pagamento automatico di tasse e multe.
  • Per il monitoraggio di CO2 emessa a livello personale, per farci pagare una Carbon Tax.
  • Potrebbe essere una moneta con scadenza, per obbligare la gente a spendere denaro. È un sistema per evitare recessioni.
  • Potrebbe essere una moneta finalizzata per l’acquisto solo di determinati beni o servizi.
  • Si potrebbe rischiare il blocco del conto o della quantità di denaro spendibile in caso di crisi finanziarie.
  • Come ipotizzato da molti esperti, è lo strumento giusto per imporre un sistema di Crediti Sociali, come in Cina.

Chissà cosa altro potrebbero inventare. Immaginate se la Moneta Digitale fosse stata disponibile già nel 2020; avrebbero potuto obbligare la popolazione a vaccinarsi, pena il blocco del conto corrente.

Bo-Li, il vice-direttore generale del Fondo Monetario Internazionale, ha addirittura ipotizzato la concessione immediata di mutui da parte delle banche tramite l’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale. Se le banche potessero conoscere il patrimonio, il reddito, la capacità di spesa, i comportamenti di acquisto, ecc., un sistema di Intelligenza Artificiale sarebbe in grado di decidere se concedere o meno un mutuo, senza la necessità di una fase istruttoria.

Il rischio più grande è un uso politico della moneta. Se non si ubbidisce a quello impone il Governo o perfino alla linea politica del Governo si potrebbe essere in qualche modo puniti. È quello che avviene in Cina con il Credito Sociale.

Il rischio è più reale di quello che si possa pensare perché già esiste un forte scollamento tra politica e cittadini. Negli ultimi 4 anni, con l’inizio del Covid abbiamo assistito a varie forme di imposizioni, al non rispetto della Costituzione, a Decreti Leggi imposti con la minaccia di far cadere il governo, a leggi europee assurde ed impopolari, ed in ultima analisi ad una riduzione dei diritti fondamentali dei cittadini, che non sono più rappresentati nei loro bisogni dalla classe politica.  

Ma c’è un rischio ancora più grande di cui non si parla e cioè che le Banche Centrali possano prendere il controllo assoluto del sistema contro la volontà degli stessi Governi, e, pur di imporre le loro regole, potrebbero bloccare un intero paese.

I Governi stanno consegnando alle Banche Centrali un’arma per imporre una dittatura. Non c’è quindi da meravigliarsi quando Cristian Terheș, parlamentare europeo, si batte contro l’Euro Digitale, rievocando la dittatura in Romania al tempo di Ceausescu.

Ci invoglieranno

Quando inizieranno ad emettere l’Euro Digitale sicuramente ci invoglieranno ad usarlo, dicendo che è utile, è pratico, è per pagamenti immediati senza commissioni, è un’arma contro il terrorismo e il riciclaggio di denaro.

Sicuramente diventerà la moneta corrente per le Pubbliche Amministrazioni, la useranno per pagare sussidi, redditi di cittadinanza, rimborsi, ecc. Forse metteranno anche degli incentivi per invogliarci ad usarla.

La BCE si è premurata di dire che non toglieranno il contante e la privacy sarà tutelata. Ma queste due caratteristiche sono in contraddizione con un pieno utilizzo della programmabilità. Continuare ad avere il contante permetterebbe di sfuggire alle regole che vorranno imporci e la gente sarebbe più propensa ad accumulare contante, che è proprio quello che le banche non vogliono.  Non a caso, da anni, le banche cercano di ridurre l’uso del contante.

In pratica cercheranno di addolcire la polpetta avvelenata che vogliono farci mangiare. Quando non ci sarà più il contante non avremo più un bene rifugio e dovremo sottostare a qualsiasi regola vorranno imporci.

Come difendersi

Informare famiglia e amici – La prima cosa da fare è prendere coscienza dei pericoli a cui stiamo andando incontro con l’Euro Digitale e diffondere quanto più possibile tale informazione. Le persone devono sapere cosa stanno pianificando i banchieri centrali, insieme ai governi nazionali, e purtroppo né i politici, né i mezzi di comunicazione ci forniscono sufficienti e chiare informazioni a riguardo.

Politica – La prima difesa dovrebbe arrivare dalla politica. Purtroppo, al momento, non c’è nessun partito dell’arco parlamentare che sollevi questo problema. C’è qualche neo partito non rappresentato in parlamento che chiede di riappropriarsi della Sovranità Monetaria e che andrebbe sostenuto. È l’ultima speranza per poter cambiare qualcosa prima che sia troppo tardi.

Usare il Contante – Cercare di non usare bancomat o carte di credito per fare acquisti al supermercato, usare il contante ovunque sia possibile. Oltre a far guadagnare le banche con le commissioni facciamo il loro gioco e aiutiamo la loro strategia. Quando toglieranno il contante, perché si comincia a capire che questo è l’obiettivo finale, ci renderemo conto che sarà troppo tardi per ribellarci.

Rifiutare IT-Wallett – Entro l’anno sarà introdotto l’IT-Wallet, il Portafoglio Digitale italiano. Finché sarà possibile dobbiamo rifiutarci di chiedere questo portafoglio. Con il suo possesso concediamo tutti i dati della nostra privacy alla BCE.

A spese nostre

L’introduzione dell’Euro Digitale comporta anche una grande spesa dal punto di vista informatico per approntare tutta l’infrastruttura informatica, computer e software che devono essere utilizzati per gestire una enorme quantità di dati con l’uso dell’intelligenza artificiale.

A tale proposti la BCE ha emesso da poco varie gare d’appalto per un importo iniziale di circa 1,2 miliardi di euro.

Bisogna rendersi conto che queste spese graveranno sugli stati aderenti all’Unione Europea ed a cascata direttamente su noi cittadini.

Voglio dire, che stanno usando i nostri soldi per mettere in piedi un meccanismo di controllo e limitazione della nostra libertà di spendere.

Per concludere – Gli Stati hanno rinunciato da decenni alla loro Sovranità Monetaria, ceduta alle Banche Centrali, con il risultato di indebitarsi a livelli insostenibili. Ora, con l’Euro Digitale, stanno cedendo la Nostra Sovranità Monetaria Personale alle Banche Centrali. NON DOBBIAMO PERMETTERLO !  

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