Biolaboratori e Privacy– Eredità del Governo Draghi.
Prima di rassegnare le sue dimissioni, il Governo Draghi ha voluto lasciarci in eredità due provvedimenti che sono passati, al momento inosservati, ma che andranno ad incidere sulla tutela della Privacy e sulla proliferazione di biolaboratori in territorio italiano.
Il Governo Draghi si era già distinto per aver imposto per primo le regole più restrittive, a livello europeo, sia sul lockdown sia sul Green Pass, con l’intento di spingere la popolazione ad una vaccinazione forzata, pena la perdita del posto di lavoro, in palese contrasto con la nostra Costituzione.
Nonostante ciò, l’Italia è stato il paese in cui ci sono stati più morti per milione di abitanti ed oggi veniamo a scoprire, grazie alle rivelazioni di Mario Giordano, con il suo programma televisivo Fuori dal Coro, che migliaia di persone sono morte per l’imposizione del protocollo della vigile attesa, del divieto di effettuare autopsie e per l’operato di organismi come AIFA, Istituto Superiore di Sanità, Odine dei Medici, che hanno nascosto e minimizzato gli effetti avversi dei vaccini e ostacolato l’uso di farmaci efficaci per combattere il Covid. Tutto ciò è stato fatto, a quanto pare, per compiacere le direttive che arrivavano dal Ministro della Salute.
Il Governo Draghi ha anche introdotto due leggine che sono passate in sordina, relativamente alla rimozione della Privacy e al finanziamento di biolaboratori. Queste due leggine sono sicuramente imposizioni che arrivano dall’estero e si inquadrano nella strategia della introduzione della Moneta Digitale e della promozione di biotecnologie sperimentali MRNA, che sono alla base del funzionamento dei vaccini anti Covid.
C’è un movimento internazionale, guidato da Anthony Fauci, e soprattutto da chi lo finanzia, e dalle case farmaceutiche, che ci vogliono convincere che la biotecnologia MRNA sarà alla base dei futuri vaccini e farmaci. Ma c’è anche una parte del mondo scientifico che è contrario, perché tali biotecnologie portano alla modifica del DNA umano con conseguenze imprevedibili.
La modifica del DNA è esattamente quello che intende fare il World Economic Forum e Klaus Schwab ce lo ha spiegato molto bene con le sue teorie sul Transumanesimo (vedere Post precedente).
Il fatto che Draghi porti avanti questi progetti non meraviglia, vista la sua fedele obbedienza alle direttive europee ed atlantiste e il suo background professionale legato ai Poteri della Finanza Internazionale (vedere Post precedente). Ricordo per inciso che, il 22 novembre 2021, Draghi ha incontrato ufficialmente Klaus Schwab ed è uscito un comunicato ufficiale di collaborazione, che ora non è più accessibile sul sito del Governo, in cui si parlava di collaborazione. Rimane comunque traccia dell’incontro su twitter.
Governo Draghi – Violazione della Privacy
Come ci ha spiegato Nicoletta Forcheri (vedere Post precedente), nel decreto emanato per le misure di emergenza è stata inserita anche la norma che consente allo Stato di accedere ai nostri dati personali, senza chiedere il nostro consenso, in barba alla nostra privacy. Ciò è stato fatto di sicuro su richiesta dell’Europa, in preparazione alla futura emissione della moneta digitale. L’utilizzo della moneta digitale sarà condizionato dai nostri dati personali; la Banca Centrale, in base a quei dati, deciderà se possiamo o meno spendere il nostro denaro. Ho spiegato molto bene questo concetto nel Post precedente in cui parlo della eliminazione del contante.
Governo Draghi – Piano per biolaboratori
Su pressioni europee e non solo europee il Governo Draghi ha emanato una serie di norme per creare una rete di biolaboratori in Italia, che si inquadrano all’interno del piano del PNRR.
Mentre buona parte della comunità scientifica chiede il bando di questi biolaboratori, dove si fanno esperimenti eticamente discutibili e estremamente pericolosi, l’Italia invece usa i fondi del PNRR (e quindi si indebita) per creare una rete di biolaboratori italiani, con la scusa di fronteggiare i futuri virus.
Immunità al biolaboratorio di Trieste
A febbraio del 2022 il governo italiano ha conferito piena immunità e inviolabilità al Centro internazionale per l’ingegneria genetica e la biotecnologia (ICGEB) di Trieste, oltre che agli scienziati che vi lavorano. Viene inoltre elargito un finanziamento annuo di 10 milioni di euro e l’utilizzo gratuito di circa 8.000 metri quadrati di edifici.
I 10 milioni finanziati da Draghi nel 2022 sono in realtà un contributo annuale dell’Italia. Sia nel 2020, che nel 2021, risultano finanziamenti dallo Stato Italiano per 10.170.000 euro. Tali finanziamenti risalgono sicuramente agli accordi che furono presi in passato per far nascere il biolaboratorio in Italia, risalenti forse al Governo Spadolini. Piuttosto Draghi dovrebbe spiegarci perché ha concesso l’immunità al personale e l’inviolabilità del Centro di ricerca.
Chi è ICGEB
ICGEB è una struttura privata che ha vari laboratori nel mondo ed è partner strategico dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.
ICGEB nasce nel 1983 come progetto dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per lo sviluppo industriale (UNIDO), diventa poi, nel 1994, un’Organizzazione Internazionale autonoma, che ha oltre 45 biolaboratori e ha una rete di 68 stati membri. ICGEB tiene a precisare che il suo operato è in linea con quello delle Nazioni Unite e quindi sposa l’Agenda 2030 dell’ONU.
Da notare che tra i Partners ufficiali c’è anche il Ministero Affari Esteri, il Ministero della Salute, il Ministero dello Sviluppo Economico, la Regione Friuli Venezia Giulia. Ci sono enti benefici per la ricerca come Telethon e AIRC. C’è anche l’onnipresente Bill & Melinda Gates Foundation, la Sun Pharma che è la quarta industria farmaceutica al mondo, c’è anche un Ufficio dell’ONU e NIH – National Insitute of Health – che è un istituto che fa parte del Dipartimento della Saluta e dei Servizi Umani del Governo USA. Il NIH è la più grande agenzia di ricerca biomedica mondiale.
Incuriosito, ho voluto approfondire la conoscenza di ICGEB e ho dato uno sguardo all’ultimo Annual Report pubblicato, che è del 2021 e anche a quello del 2020. Dalla lettura degli Annual Reports nascono più dubbi che certezze e emerge anche qualche notizia sorprendente.
- La prima cosa che emerge è la forte dipendenza dai programmi dell’ONU. Sia nel report del 2021 che del 2020 si dà molto risalto all’Agenda 2030 dell’ONU. Tutti i progetti sono improntati al rispetto della sostenibilità e della famigerata sigla ESG (Environment – Social – Governance), e, udite udite, si fa anche riferimento al rispetto della Parità di Genere.
- Dicono di avere 45 laboratori, ma in realtà ho capito che sono 45 gruppi di ricerca, i biolaboratori sono tre e sono dislocati a Trieste, dove è basata le sede principale dell’organizzazione, a Città del Capo in Sud Africa e a Nuova Delhi in India. Il laboratorio di Trieste è di livello P3, ma diventerà di livello P4, come quello di Wuhan in Cina. P4 è il massimo livello di sicurezza biomedica.
- Dicono di avere in carico oltre 600 ricercatori, di 40 nazionalità diverse, ma sembrerebbe che buona parte di loro non siano loro dipendenti visto che per il personale spendono poco più di 9 milioni di euro.
- L’Italia è il maggior finanziatore delle attività con oltre 10 milioni di euro l’anno. ICGEB ha ricevuto infatti nel 2021 finanziamenti dal Governo Italiano 10.170.000 euro, dal Governo Indiano di 4.359.612 euro e dal Governo del Sud Africa 1.101.680 euro. Tutti gli altri Stati membri contribuiscono in totale solo per 600.403 euro.
- L’ICEGB sembrerebbe avere un bilancio in discreto guadagno. Nel 2021 ha avuto entrate per 26.977.00 euro (16.231.000 da Stati Membri e 10.746.000 da altre finanziatori esterni) e uscite per 15.897.000 euro.
- I progetti di ricerca sono spesso indicati dai finanziatori esterni, ovvero, chi finanzia la ricerca decide anche quale è l’obiettivo della ricerca.
- La Sede Principale di ICEGB è in Italia.
- L’Auditor del Centro di Ricerca è il Presidente della Corte dei Conti della Repubblica Italiana.
In conclusione mi sembra che sia sostanzialmente una istituzione fortemente voluta e finanziata dall’Italia. Le intenzioni con cui è stato istituito questo centro di ricerca in Italia erano sicuramente buone, parliamo di anni in cui i laboratori di ricerca non erano così politicizzati.
Nella storia recente dobbiamo però constatare che tutte le cose che nascono con le buone intenzioni, in corso d’opera cambiano strada. L’ONU doveva portare la pace ed ha invece supportato tutti gli interventi armati USA nel mondo, l’Europa doveva portare pace e prosperità ed invece ci ritroviamo più poveri ed in guerra contro la Russia e minacciati nelle nostre libertà individuali.
ICGEB dichiara di essere stato molto impegnato nel fronteggiare la pandemia da Covid. In realtà nei rapporti annuali si parla di diversi gruppi di ricerca sul Covid-19, di corsi, seminari, ecc. Ma se a distanza di tre anni scopriamo che ancora non si sa cosa contengano i vaccini, che c’è ancora confusione sui protocolli di cura, che medicinali validi per la cura del Covid come Ivermectina e Idrossiclorochina sono stati vietati, c’è da chiedersi allora a cosa servano questi laboratori di ricerca avanzati.
Laboratorio P4 militare USA in Italia
Intorno agli anni 80 il settore militare ha iniziato ad interessarsi allo sviluppo di armi biologiche, come alternativa delle armi nucleari. Da allora è notevolmente cresciuto il numero di biolaboratori sia per uso civile che militare.
La distinzione tra civile e militare è sottile, in quanto la ricerca nel settore biomedico, nelle nanotecnologie e biotecnologie può essere utilizzata sia a fin di bene per lo sviluppo di vaccini e farmaci o a fini militari per lo sviluppo di nuovi virus. Le ricerche nel settore civile sono anche utili al settore militare. La pandemia da Covid ha fatto emergere che il settore militare è il più grande finanziatore di biolaboratori. Varie fonti riportano che gli USA hanno oltre 300 biolaboratori militari sparsi nel mondo.
Nel 2019 gli USA hanno trasferito dall’Egitto in Italia un biolaboratorio di livello P4 che è localizzato nella base militare USA di Sigonella in Sicilia.
Governo Draghi – PNRR e ricerca biomedica
Il Governo Draghi ha rivisto il piano PNRR sviluppato dal Governo Conte ed ha affidato la preparazione del piano ad una società di consulenza americana la Mckinsey (sospettata di avere legami con la CIA – video del giornalista di inchiesta Franco Fracassi ).
La McKinsey, nota per i suoi costosi studi di consulenza si è accontentata di soli 25.000 euro, che è l’importo massimo che lo Stato può pagare evitando di ricorrere a gare pubbliche di appalto. Lo studio è stato consegnato appena ordinato contrattualmente, segno evidente che la McKinsey ci stava lavorando da mesi ed il pagamento era una pura formalità. Tutto era stato già deciso, ma c’è da chiedersi da chi.
Questa pratica di ricorre a società di consulenza esterna, tutte straniere, è abbastanza diffusa, anche se nell’amministrazione dello Stato esistono esperti, in tutti i settori, che sarebbero in grado di redigere autonomamente qualsiasi studio. Questo è il modo in cui si fa dire ad un terzo quello che si vuole fare per giustificare scelte a volta discutibili.
Il giornalista Franco Fracassi dice che il piano PNRR prevede la creazione di 20 biolaboratori, uno per ogni regione italiana ed il primo dovrebbe essere quello di Perugia.
Cerco sempre di verificare quello che viene dichiarato e nel PNRR non ho trovato riferimenti alla creazione di 20 biolaboratori, ho però trovato l’impegno a spendere 524 milioni di euro per la ricerca biomedica. Mi fido comunque di quello che dice Fracassi, che fa il ricercatore di professione e sicuramente riesce a destreggiarsi meglio nella miriade di provvedimenti che vengono presi e probabilmente ha anche altre fonti di informazione.
Biotecnopolo di Siena
A seguito della trasmissione televisiva Fuori dal Coro che parlava di biolaboratori, ho trovato nella Gazzetta Ufficiale del 26 agosto 2022 la pubblicazione del Decreto Ministeriale con cui si approva lo Statuto del Biotecnopolo di Siena che prevede un investimento di 340 milioni di euro.
Se solo per un biolaboratorio è previsto l’investimento di 340 milioni di euro c’è da aspettarsi che la spesa totale per i 20 biolaboratori previsti sia ben superiore ai 524 milioni previsti nel PNRR.
Ma la notizia ancora più incredibile è che il ministro Speranza ha chiesto per il Biotecnopolo di Siena la collaborazione di Anthony Fauci, colui che viene additato da molti come il responsabile della creazione del virus del Covid, colui che ha un conflitto di interessi con le case farmaceutiche e che è stato accusato di crimini contro l’umanità. Recentemente il 29-3-2023 anthony fauci ha accettato questa collaborazione!
Questo forte impegno nella ricerca biomedica è in forte contrasto con lo stato dei nostri Servizi Sanitari che lasciano molto a desiderare, considerando la carenza di posti letto e gli inaccettabili tempi di attesa per le visite specialistiche. Senza considerare poi che tutte le decisioni sulla pandemia, sui vaccini, sulla identità digitale, sembrerebbero far parte di un grande progetto orientato ad introdurre la moneta digitale e la riduzione della popolazione.