Capitolo 4 – La famiglia Rothschild
La famiglia Rothschild segna un punto importante nella storia della finanza, non tanto per le immense fortune che essa ha accumulato nel corso dei secoli, ma per l’influenza che ha avuto nel sistema finanziario, nel sistema monetario ed anche nella sorte di molti eventi storici, spesso legati ad eventi bellici.
La dinastia dei finanzieri Rothschild inizia con Mayer Amschel Bauer, nato a Francoforte nel 1744, successivamente il nome fu cambiato in Rothschild. Suo padre Moses era un antiquario, orafo, cambiavalute e numismatico, che viveva nel ghetto di Francoforte, nella Judengasse (vicolo degli ebrei), una strada in cui erano relegati tutti gli ebrei della città.
Allora gli ebrei vivevano in una condizione di forte disagio e restrizioni ed erano relegati a svolgere alcune attività artigianali, come fabbro od orafo, o limitate attività commerciali, o l’attività di usuraio (allora per usura si intendeva il prestare denaro facendo pagare un interesse – mestiere considerato poco onorevole dalla Chiesa Cattolica), altri erano avviati agli studi religiosi o anche a studi di medicina e delle scienze.
A 12 anni, il giovane Rothschild entrò come apprendista nella banca Oppenheim, ad Hannover, e fu qui che imparò la professione del banchiere, la gestione finanziaria, il commercio estero, e approfondì anche la sua esperienza in monete, sculture, pitture o altre forme di investimento per ricchi. Fu in questo periodo che conobbe il Generale Barone von Estorff, amico del Principe Guglielmo IX.
Tramite questa amicizia Rothschild fu introdotto alla corte del principe Guglielmo IX d’Assia e riuscì a diventare Agente di Corte, ovvero l’ebreo di corte. Allora, quasi tutte le corti avevano l’ebreo di corte, che gestiva le finanze della corte o prestava denaro alla corte; ricordiamo che nel XVIII secolo era ancora considerato deplorevole o addirittura vietato ai cristiani praticare l’usura per cui la gestione della finanza veniva lasciata esercitare agli ebrei. L’ebreo di corte riusciva ad ottenere in cambio enormi privilegi, sia economici che sociali.
La casata degli Hesse (Assia), a cui apparteneva Guglielmo IX, era riuscita ad arricchirsi creando eserciti di mercenari, che noleggiava ai governanti impegnati in guerre. Nel 1775, Federico II d’Assia aveva approntato un esercito di 12.800 soldati per l’Inghilterra, da usarsi nella Guerra d’Indipendenza Americana e aveva anche fornito altre truppe all’Inghilterra per guerre in Spagna e Francia, accumulando immense fortune.
Nel 1770 Mayer Amschel Rothschild si sposò con Gutle Schnapper, figlia di Wolf Salomon Schnapper, agente di corte del principe di Saxe-Meiningen, ed ebbe in dote 2.400 fiorini. Grazie a questo nuovo afflusso di capitali e alle conoscenze fatte a corte, Rothschild riuscì a potenziare la sua attività di finanziere, con un numero crescente di clienti in varie città della Germania prestando denaro perfino alla stessa famiglia d’Assia.
Dal suo matrimonio ebbe numerosi figli ed i cinque maschi furono inseriti nella sua attività bancaria. Mentre cresceva la ricchezza di Mayer Amschel Rothschild, crescevano anche i suoi figli, che furono poi delle pedine determinanti nella crescita dell’impero economico dei Rothschild.
In punto di morte Mayer espresse tre desideri e raccomandò ai propri figli di: 1 – Rispettare le leggi imposte dalla loro religione; 2 – consultare e seguire i consigli della madre; 3 – rimanere sempre uniti, fino alla morte. I cinque figli rimasero sempre uniti, collaborando tra di loro nelle attività finanziarie della famiglia, pur sparpagliandosi per l’Europa andando a fondare cinque importanti banche.
GERMANIA – Amschel Mayer Rothschild, omonimo del padre, fu il secondogenito della famiglia e rimase a Francoforte a collaborare nell’attività bancaria e continuarla dopo la morte del padre.
AUSTRIA – Salomon Mayer Rothschild, aprì una banca in Austria. Dal 1813 al 1815 I Rothschild si erano occupati del trasferimento di fondi inglesi agli alleati dell’Europa centrale, guadagnandosi così la fiducia di Metternich, grazie al quale furono in grado di aprire a Vienna la banca S.M. von Rothschild. Salomon finanziò la prima ferrovia a vapore austriaca, e la sua banca giocò un ruolo importante nello sviluppo dell’economia austriaca. In riconoscimento dei suoi servizi, l’Imperatore Francesco I conferì a tutti i fratelli Rothschild il titolo ereditario di Barone.
INGHILTERRA – Nathan Mayer Rothschild, fu il figlio che ebbe maggiore successo. Nel 1798, Nathan fu inviato in Inghilterra, a Manchester, per gestire l’acquisto di cotone che il padre importava per le industrie tessili austriache e tedesche. Allora l’Inghilterra era il maggior produttore di cotone, che esportava in tutta l’Europa. A Londra, Nathan si trasformò da commerciante in banchiere e finanziatore, riuscendo ad accreditarsi presso il Duca di Wellington.
Il più grande successo per Nathan arrivò nel 1815 in occasione della Battaglia di Waterloo tra inglesi e francesi. I cinque fratelli Rothschild iniziarono la loro politica spregiudicata finanziando entrambe gli avversari per le rispettive spese di guerra. Mentre Nathan finanziava l’Inghilterra, il fratello James, in Francia finanziava Napoleone. Alla fine della guerra il vincitore avrebbe onorato facilmente i debiti di guerra, mentre il perdente avrebbe chiesto un nuovo prestito per pagare i danni di guerra al nemico vincitore e ricostruire il paese.
Il colpaccio venne realizzato subito dopo la battaglia di Waterloo. Grazie alla sua rete di informatori, che riuscivano a passare con una certa facilità le linee nemiche, e probabilmente anche grazie ai piccioni viaggiatori, Nathan riuscì a sapere con un giorno di anticipo l’esito della guerra, che fino a due giorni prima sembrava potesse essere vinta da Napoleone.
Le quotazioni in borsa delle obbligazioni dipendevano in modo determinante dagli esiti della guerra. Si dice che Natan, venuto a conoscenza della vittoria inglese a Waterloo, diede ordine ai suoi agenti di svendere le obbligazioni in suo possesso. Gli altri operatori di borsa credettero che Rothschild già sapesse l’esito della guerra ed in breve si sparse la voce della vittoria di Napoleone. Vi fu una corsa frenetica alla svendita delle obbligazioni, che in segreto venivano acquistate da emissari di Nathan, che fece incetta dei titoli a basso prezzo.
Quando arrivò la notizia che gli inglesi avevano vinto la guerra, le obbligazioni risalirono ad un valore più alto di prima. Mentre molti investitori si erano rovinati vendendo in perdita i loro titoli, Nathan Rothschild riuscì a realizzare un guadagno di 20 a 1 sul capitale che aveva investito.
In pochi giorni la famiglia Rothschild era riuscita ad avere il pieno controllo dell’economia inglese. Il debito pubblico inglese era quasi completamente nelle mani della famiglia Rothschild.
Da questo momento le fortune di Nathan cominciano a decollare, finanziando il Governo Inglese, la Prussia, la Russia, l’Austria, il Regno di Napoli, il Brasile, il Belgio. In 14 anni riuscì a finanziare gli stati esteri per oltre 21 milioni di sterline.
Dal 1821 al 1826 in Inghilterra si verificò una gigantesca crisi del sistema bancario, che coinvolse anche la Banca d’Inghilterra. La crisi rappresentò una ulteriore opportunità per Nathan che acquistò tutti i titoli di stato che venivano svenduti.
Una famiglia di finanzieri era riuscita a salvare la banca pubblica inglese, dimostrando di avere una organizzazione ed una ricchezza maggiore di quella di uno stato e dei sovrani. I Rothschild ne escono come veri vincitori sia economicamente sia come prestigio a da ora in poi la strada è in discesa verso il controllo della Banca di Inghilterra.
FRANCIA – Jacob Mayer Rothschild – cambiò nome in James quando si trasferì in Francia. Era il più giovane dei cinque figli maschi. Nel 1811, il padre lo mandò in Francia, per ampliare la copertura geografica delle attività finanziarie della famiglia, già iniziata con Nathan in Inghilterra. Nel 1817, dopo la morte del padre, in società con gli altri fratelli, aprì a Parigi la Banca De Rothschild Freres.
Dopo la sconfitta di Waterloo i Rothschild comprarono grandi quantità di obbligazioni del Governo Francese facendone lievitare il prezzo, poi a novembre del 1818 cominciarono a venderle facendone crollare il prezzo e gettando il mercato nel panico. Poi si fecero nuovamente avanti e riuscirono così a conquistare il controllo della emissione monetaria in Francia.
James divenne in breve il più potente e ricco banchiere della Francia, diventando anche consulente delle case regnanti, e ricoprì un ruolo fondamentale nella ripresa economica del paese, nella costruzione di ferrovie, investendo anche nell’industria mineraria, nella produzione di vini e nell’importazione del tè. James diventò anche banchiere di Re Leopoldo I del Belgio.
NAPOLI – Calmann Mayer Rothschild – chiamato Carl. Rimase a Francoforte ad imparare il mestiere di finanziere nella banca di famiglia. Nel 1821, a seguito dei moti carbonari, Re Ferdinando di Borbone chiese l’intervento della Santa Allenza, per soffocare i moti liberali, ed il 17 marzo 1821 le truppe austriache occuparono Napoli.
I Rothschild colsero al volo l’occasione per completare il loro quadro di occupazione “finanziaria” dell’Europa, inviando Carl a Napoli ed aprendo la C.M. de Rothschild e Figli, banca considerata come satellite della banca Rothschild in Germania. Allora il Regno di Napoli era molto ricco, circa 20 volte più ricco del Regno di Sardegna. La banca C. M. de Rothschild & Figli divenne presto la casa bancaria dominante a Napoli operando, oltre che con il regno di Napoli, anche con lo Stato Pontificio, con il Ducato di Parma e il Granducato di Toscana.
La banca fu chiusa con l’arrivo a Napoli di Garibaldi, e per paura di ricevere ritorsioni per le connessioni politiche con Austria e Francia, Carl abbandonò Napoli.
Le banche dei Rothschild, cooperando tra loro a livello europeo divennero incredibilmente ricche. Verso la metà del 1800 essi dominavano tutto il sistema bancario europeo ed erano sicuramente la famiglia più ricca del mondo; una considerevole parte della dissoluta nobiltà europea era fortemente indebitata con le banche dei Rothschild.
La conquista dell’America
Dopo essere riusciti a prendere il controllo della emissione monetaria nei vari stati europei, incluso il Vaticano, i Rothschild cercarono di assicurarsi anche l’emissione monetaria nelle ex colonie inglesi dell’America, che erano state sempre sotto il controllo della finanza inglese.
L’influenza dei Rothschild fu sempre presente negli Stati Uniti, non direttamente, ma attraverso terze parti, che in qualche modo li rappresentavano. I Rothschild erano la famiglia più ricca al mondo ed avevano immense ricchezze in oro, che erano in grado di prestare a tutto il mondo per risolvere qualsiasi crisi finanziaria. A partire dagli anni 70 del XIX secolo il denaro dei Rothschild arrivava negli Stati Uniti attraverso i loro partner in affari, che erano le banche delle famiglie ebree degli Schiff, dei Kuhn, dei Warburg e finanziò anche J.P. Morgan.
Le tesi complottiste sostengono che poiché i Rothschild non erano riusciti ad imporre una Banca Centrale privata decisero di ricorrere all’intervento della Massoneria per far scoppiare una guerra tra il Nord e il Sud degli Stati Uniti e destabilizzare il paese.
Uno dei sobillatori massoni fu in realtà Albert Pike, capo della Massoneria Americana, Gran Maestro del Rito Scozzese. La Carolina del Sud, sede del Consiglio Supremo della Massoneria di Pike, dichiarò la secessione il 20 dicembre 1860, subito dopo l’elezione di Lincoln. La massoneria degli stati del Nord, sempre secondo le tesi complottiste, sosteneva a sua volta la causa di una giusta guerra contro gli Stati del Sud.
I Rothschild si inserirono, come al solito, nel conflitto bellico finanziando entrambe le parti belligeranti. Da Londra arrivavano finanziamenti per gli Stati dell’Unione del Nord, mentre i Rothschild di Parigi finanziavano gli Stati della Confederazione del Sud.
Nel 1913, dopo varie crisi finanziarie, i banchieri riuscirono attraverso la cospirazione, la corruzione e l’inganno a far approvare la legge che istituiva la Federal Reserve Bank, una banca privata che emetteva denaro prestandolo allo Stato. Anche se i Rothschild non figuravano in questa cospirazione, dopo quasi un secolo di tentativi, avevano comunque raggiunto il loro obiettivo.
Le ricchezze dei Rothschild
Con gli ingenti capitali accumulati i Rothschild iniziarono ad investire in altre attività produttive, come ferrovie, miniere, pozzi petroliferi, infrastrutture, in tutto il mondo. Di seguito viene riportato un elenco non esaustivo di alcuni dei più importanti investimenti dei Rothschild al di fuori del settore bancario.
FERROVIE – Nel 1836 James Rothschild si aggiudicò un contratto per costruire la prima ferrovia in Francia e la famiglia Rothschild finanziò anche la prima ferrovia in Austria e varie altre ferrovie in America ed anche in Asia. Queste prime tratte ferroviarie si svilupparono presto in una rete ferroviaria in tutta l’Europa.
INFRASTRUTTURE – I Rothschild finanziarono la realizzazione di imponenti infrastrutture come Il Canale di Suez, il Canale di Manchester, La Metropolitana di Londra e uno dei primi oleodotti per portare petrolio dall’Iran a Israele.
ATTIVITÀ MINERARIE – Molte furono le miniere in cui investirono i Rothschild. Comprarono le miniere di mercurio di Almaden in Spagna, che serviva al loro impianto di raffinazione dell’oro, dove producevano lingotti d’oro. Comprarono le miniere di carbone di Vitkovice (ora Repubblica Ceca), a cui poi furono affiancate le acciaierie. Nel 1873, i Rothschild Frères della Francia e N M Rothschild & Sons di Londra si unirono ad altri investitori nella acquisizione delle miniere di rame Rio Tinto di Almaden in Spagna. Nel 1883 acquisirono la Société Le Nickel, società francese che aveva miniere di nickel in Nuova Caledonia.
PETROLIO – Nel 1883, il ramo francese dei Rothschild creò la Caspian and Black Sea Oil Company, che diventò il secondo produttore al mondo di petrolio. Nel 1912 la società fu venduta alla Royal Dutch Shell.
Impegno politico
I Rothschild si sono sempre mossi a sostegno della comunità ebraica. Nel 1897 crearono il Movimento Sionista, un movimento che aveva l’unico obiettivo di creare uno Stato-Nazione per le popolazioni ebraiche sparse nel mondo. Il movimento aveva adottato come simbolo l’esagramma, stella a sei punte presente nell’insegna dei Rothschild e che successivamente diventerà il simbolo dello Stato di Israele, rappresentato anche nella bandiera nazionale.
Già in passato, nel lontano 1843, gli ebrei americani, sull’onda delle sette segrete massoniche, avevano fondato la potente setta massonica del B’nai B’rith, tuttora attiva. I fondatori erano ebrei ashkenazy, provenienti dalla Germania, come i banchieri Schiff e Warburg stretti amici dei Rothschild.
La dichiarazione di Balfour, documento emerso alla fine della Prima Guerra Mondiale, fece capire chiaramente che l’entrata in guerra dell’America fu fortemente voluta dalla comunità ebraica, che, a guerra vinta avrebbe avuto in premio il territorio della Palestina.
Di fatto, alla fine della guerra, la Palestina divenne un protettorato inglese, che favorì l’immigrazione di centinaia di migliaia di ebrei. La Dichiarazione di Balfour cominciò ad alimentare l’odio dei tedeschi verso la popolazione ebraica, fino ad allora ben accettata ed integrata.
Prima della Prima Guerra Mondiale, i rapporti tra popolo tedesco ed ebrei erano buoni, non c’era un diffuso sentimento antisemita. Dopo l’esibizione della Dichiarazione Balfour, i tedeschi si sentirono traditi dal popolo ebraico e la reazione non tardò a farsi sentire, i dipendenti pubblici ebraici furono tutti allontanati dalle istituzioni statali.
Nel 1933 gli ebrei convocarono una conferenza ad Amsterdam ed intimarono alla Germania la destituzione di Hitler e di cessare qualsiasi tipo di ritorsione contro la comunità ebraica. Al deciso rifiuto dei tedeschi gli ebrei americani iniziarono una guerra mediatica contro la Germania.
Avendo il controllo dei media, iniziarono a far comparire articoli che invitavano i cittadini a boicottare le merci tedesche. Ed è qui che iniziò la seconda guerra mondiale.
1933 – Boicottaggio delle merci tedesche.
Il danno per la fragile economia tedesca, già colpita dalla perdita della guerra, fu enorme. Non riuscendo più ad esportare, la Germania fu colpita da una crisi senza precedenti, con una iper-inflazione e milioni di disoccupati. Da questo momento iniziò una feroce campagna anti-semita che portò poi alla sterminazione degli ebrei ed alla Seconda Guerra Mondiale.
Le sorti della Prima Guerra Mondiale furono decise dall’entrata in guerra degli Stati Uniti, spinti dalla potente comunità ebraica. Ma anche la Seconda Guerra Mondiale fu in qualche modo creata e determinata dalla stessa comunità ebraica. Anche questa volta la comunità ebraica ebbe un premio e fu la nascita dello Stato indipendente di Israele nell’immediato dopoguerra. L’obiettivo del Movimento Sionista era stato raggiunto.
La presenza dei Rothschild dietro lo Stato di Israele è tangibile. La bandiera nazionale ha l’esagramma usato dalla famiglia Rothschild e dal Movimento Sionista. Il Knesset, palazzo sede del Parlamento, è stato costruito nel 1957 grazie ad un finanziamento donato da James A. de Rothschild.
Sviluppi successivi
Il secolo XIX fu il secolo dei Rothschild, i cinque fratelli riuscirono ad accumulare enormi ricchezze, ed anche a contribuire allo sviluppo economico ed industriale dell’Europa e degli Stati Uniti. Ma l’impero dei Rothschild non era solo quello dei cinque fratelli e dei figli maschi, che tramandavano lo stesso cognome, anche le sorelle, e la progenie femminile, attraverso i loro matrimoni, avevano esteso l’impero anche ad altre famiglie di finanzieri o comunque influenti personaggi, che non portavano il nome dei Rothschild.
Oggi, nel XXI secolo, si sente parlare poco dei Rothschild, ma ciò non significa che sono meno potenti. Il loro patrimonio si nasconde dietro altri nomi e, attraverso il gioco delle partecipazioni incrociate e delle scatole cinesi, è molto difficile risalire alle loro proprietà. Inoltre la famiglia ha scelto, da oltre un secolo, di avere un basso profilo e di non comparire. Ad esempio non compaiono nei libri di storia, come anche nella lista compilata da Forbes delle famiglie più ricche al mondo.
Ma la loro ricchezza non può essere svanita, anzi, sicuramente si è accresciuta con il passare del tempo. C’è chi sostiene che la loro ricchezza attuale sia dell’ordine dei trilioni di dollari (1 trilione = un miliardo di miliardi).
Le fonti complottiste affermano che la famiglia controlla quasi tutte le Banche Centrali del mondo ed ha quote significative di partecipazione nelle principali società finanziarie ed industriali e controlla un cartello di banche che comprende: HSBC, Societé Generale, Lloyd Group, RBS, Morgan Stanley, Goldman Sachs, UBS, Bank of America, Deutsche Bank, Barclays, Wells Fargo, Credit Suisse, ecc.
Sempre le fonti complottiste affermano che la famiglia controlla ogni aspetto dell’economia del pianeta dalle banche alle assicurazioni, alle materie prime, ai trasporti, alle industrie, alle aziende di produzione di beni di consumo e di vendita al dettaglio, ai media, alle agenzie di rating, ecc. vedere Post I Padroni del Mondo.
A vertici della piramide del potere ci sono i Rothschild ?
Non lo sapremo mai !
Se siete interessati a maggiori dettagli li trovate in questo documento.