I meriti di Draghi !?

Nel Post precedente abbiamo cercato di capire perché tutti elogiano Mario Draghi, soprattutto per la sua credibilità acquisita all’estero, che dà una certa presunta garanzia di avere un trattamento di favore da parte delle istituzioni internazionali e dei mercati finanziari. Abbiamo però anche evidenziato vari capitoli delle passate esperienze di Draghi che non lo mettono in buona luce.

Mario Draghi

Draghi non ha esitato a trascinare l’Italia nella guerra contro la Russia, andando contro la nostra Costituzione, contro gli interessi economici nazionali, assecondando gli interessi geopolitici degli Stati Uniti e della NATO.

Anche durante la pandemia aveva assunto atteggiamenti estremi attuando politiche più restrittive di tutti gli altri Stati. Ha imposto il Green Pass andando contro la Costituzione, imponendo l’obbligo vaccinale ai lavoratori pena il licenziamento ed ha inoltre represso con la forza regolari dimostrazioni di protesta di inermi cittadini. Questo comportamento un po’ dittatoriale, imposto a forza di DPCM, ha addirittura suscitato l’interesse della stampa internazionale. L’autorevole giornale Washington Post, in un articolo del 16 ottobre 2021, dice chiaramente che l’Italia sta attraversando una nuova fase, letteralmente l’articolo dice: “L’Italia si è spinta in un nuovo territorio inesplorato per una democrazia occidentale”.  

Esaminando il background culturale e professionale di Draghi questi suoi comportamenti non destano nessuna meraviglia. Draghi ha sempre frequentato i circoli del potere, fino a diventarne una parte integrante.

Decisamente persona valida e studiosa, inizia a coltivare amicizie importanti già nel suo corso universitario al prestigioso M.I.T. (Massachusetts Institute of Technolgy) dove suoi compagni di studi sono stati ben 5 futuri premi Nobel: Bob Solow, Paul Samuelson, Franco Modigliani, Bob Engle e Peter Diamond.

Il New York Times, lo annovera tra i membri della cosiddetta “M.I.T. Gang“, ovvero di quel gruppo di Economisti formatisi al M.I.T. negli anni ’70, come Olivier Blanchard (ex capo economista del FMI) o Stanley Fischer (ex vice presidente della Federal Reserve System, la banca centrale degli Stati Uniti). Proprio per queste sue esperienze americane, Draghi viene chiamato “l’Americano“.

Dopo esperienze italiane come professore universitario e consigliere economico nel Governo Goria, nel 1984 viene nominato direttore esecutivo della Banca Mondiale, incarico che manterrà fino al 1990. La Banca Mondiale è uno dei centri nevralgici del potere, insieme al Fondo Monetario Internazionale e alla Federal Reserve Bank. Sono convinto che in queste istituzioni non si entra solo per meriti, oltre ai meriti è necessario dimostrare di avere idee fortemente convergenti con le politiche adottate dall’Élite di Potere finanziario che controlla il mondo.   

Mario Draghi di questi circoli di potere ne ha frequentati molti:

  • Ha iniziato come direttore Esecutivo della Banca Mondiale;
  • Ha partecipato a varie riunioni del Gruppo Bilderberg;
  • È stato nominato Presidente della Banca Centrale Europea;
  • Fa parte del Gruppo dei 30 che è uno dei gruppi più potenti, in quanto comprende i più importanti banchieri e finanzieri. Il Gruppo dei 30 fu fondato nel 1978 per iniziativa della Rockefeller Foundation, con l’obiettivo di studiare problematiche economiche e finanziarie con particolare attenzione ai mercati valutari internazionali, ai tassi di cambio, alle problematiche delle Banche Centrali, alla regolamentazione dei Servizi Finanziari, a temi macro-economici.
  • È stato presidente del FSF – Financial Stability Forum, potente organismo internazionale che aveva potere decisionale in acquisizioni, fusioni e fallimenti di banche, ora sostituito dal Financial Stability Board.
  • Il capo Massone Gioele Magaldi, nel suo libro “Massoni – Società a Responsabilità Illimitata”, ha aperto uno squarcio clamoroso sul mondo della Massoneria, rivelando i nomi di numerosi personaggi aderenti alla Massoneria. Magaldi afferma che Mario Draghi apparteneva a ben 5 Super Logge Massoniche.

Atlantic Council

Che Draghi sia un Atlantista ce lo ha detto lui stesso. Nel suo discorso al senato in cui ha parlato della crisi di Governo ha riaffermato senza esitazioni che il suo Governo “si identifica pienamente nell’Unione Europea, nel legame transatlantico ….. La nostra posizione è chiara e forte nel cuore dell’Unione Europea, del G7, della NATO.

Questo suo posizionamento atlantista è ovviamente rispecchiato nelle decisioni che ha assunto nel corso degli anni e proprio per tale motivo ha ricevuto un riconoscimento ufficiale dall’Atlantic Council. In occasione della sua visita a Biden, nel maggio 2022, ha ricevuto dall’Atlantic Council il premio di “Distinguished International Leadership Award”, un premio che viene dato ogni anno a personaggi che si sono distinti nell’impegno atlantista.

L’Atlantic Council è un think tank americano il cui scopo è “Promuovere la leadeship americana” in collaborazione con partners e alleati per affrontare le sfide globali.

Bravo Draghi !

Il fatto che Draghi abbia frequentato i centri di potere internazionali (atlantisti) e finanziari e vi abbia costruito la sua carriera giustifica gli elogi che riceve a livello internazionale, ma non quelli che riceve a livello nazionale.

Vi ripropongo quanto dice Diego Fabbri, giornalista, consigliere scientifico del Governo e coordinatore America della rivista geopolitica Limes. Esperto di America e Medio in un dibattito televisivo (LA7 Omnibus del 23-7-2022) Fabbri ha affermato:

“quando uno statista è molto apprezzato all’estero non significa che sia bravo, ma vuol dire che lo considerano funzionale ai loro interessi, invece noi siamo convinti del contrario. C’è sempre da insospettirsi molto quando un leader di una nazione è molto apprezzato da altri popoli, che hanno altri interessi. Questo a noi sfugge totalmente!”

In conclusione, dovremmo porci due domande, lascio a voi la risposta.

Draghi è bravo nell’interesse dell’Italia o nell’interesse di altri paesi o delle banche centrali ??

La sua rigidità relativa alle decisioni prese durante la pandemia e la Guerra in Ucraina sono state prese nell’interesse dell’Italia o per accreditarsi presso poteri forti esterni ?

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