In qualche Post precedente ho accennato a come la Élite di Potere, nel corso degli anni, si sia servita di organizzazioni più o meno segrete che sono state utilizzate per penetrare i Governi dei paesi occidentali e tutte le principali istituzioni nazionali ed internazionali, influenzando la politica nazionale e internazionale, gli assetti geopolitici e la finanza internazionale. Anche il World Economic Forum fa parte di queste organizzazioni.
Queste organizzazioni si presentano come organizzazioni benefiche, che operano nell’interesse dell’umanità, mentre in realtà lavorano nell’interesse della Élite di Potere, ovvero di una ristretta cerchia di persone, molto potenti, che pretendono di governare il mondo. Questa Élite di Potere a volte viene anche chiamata Deep State o Nuovo Ordine Mondiale o Illuminati o anche Massoneria.
Tra le principali di queste organizzazioni possiamo citare: il Gruppo Bilderberg, la Commissione Trilaterale, il CFR (Council for Foreign Relations), il RIIA (Royal Institute of International Affairs), l’Aspen Institute, il Club di Roma, il Boehemian Grove, gli Skull & Bones, il Gruppo dei Trenta e negli ultimi anni abbiamo anche imparato a conoscere il World Economic Forum (WEF).
Dietro la maggior parte di queste organizzazioni c’è la famiglia Rockefeller e le Fondazioni Americane. Vi invito a rivedere il Post dal titolo “I Padroni del Mondo”, che spiega molto bene come l’Élite di Potere si sia impadronita del Governo del Mondo occidentale.
Volendo fare una retrospettiva storica potremmo dire che il World Economic Forum si è sviluppato in tre fasi.
- Prima Fase – Creazione di un Forum di Management, dove discutere dei problemi e del futuro del mondo.
- Seconda Fase – Creazione di una Scuola di Management, con l’intento di formare i futuri Leader da inserire nelle istituzioni europee.
- Terza Fase – Penetrazione e controllo delle istituzioni. Questo è l’obiettivo finale, pensato con lungimiranza fin dall’inizio. Il World Economic Forum diventa così il braccio esecutivo della Élite di Potere, che è un potere prevalentemente finanziario, che ruota intorno alle Banche Centrali e alla emissione monetaria.
Prima Fase – Forum di Mangement
In una prima fase, il World Economic Forum nasce come una Forum di Management, ed immediatamente riscuote un consenso internazionale, grazie alle altolocate conoscenze di Henry Kissinger ed all’intervento attivo del noto economista John K. Galbraith e di Herman Kahn, fisico e stratega militare. Per promuovere l’iniziativa viene anche coinvolto il Principe Bernardo d’Olanda (marito della Regina Giuliana d’Olanda), che aveva partecipato attivamente anche alla nascita del Gruppo Bilderberg.
A posteriori, mi sembra abbastanza evidente che tale organizzazione sia stata creata con il preciso intento di condizionare ed orientare i quadri dirigenti dei paesi europei per coinvolgerli e indirizzarli nella strategia geo-politica americana.
La prima fase è servita a rendere credibile il Forum e cominciare ad indottrinare i partecipanti. Fin dai primi anni il Forum è frequentato da personaggi di alto livello come i capi delle società Deutsche Bank, Shell, Unilever, Philips, ed il secondo anno partecipa anche il Presidente del Lussemburgo. L’elevato livello dei partecipanti attira ancora di più personaggi di alto livello; nel 1975 partecipano al simposio quasi 900 personaggi.
Il Forum comincia ad essere frequentato da capi di Stato e Presidenti, troviamo nomi come Ronald Regan, Bill Clinton, Ghandi, Nelson Mandela, il Presidente Russo Medvedev, il Presidente Cinese Li Peng, Donald Trump e tanti altri leaders.
Nel 1987 il Forum cambia nome e da European Management Forum diventa World Economic Forum. Non si tratta più di una riunione di managers europei, ma il Forum vede la partecipazione di decine di capi di Stato non soli europei, ma di tutto il mondo inclusi i Paesi Arabi, Cina e Russia.
Il Forum diventa in pratica un punto di incontro dei leaders mondiali, dove i leaders hanno la possibilità di incontrare tutti gli altri leaders e stabilire dei rapporti di collaborazione e anche di riappacificazione tra paesi. Nelle riunioni del Forum vengono anche prese iniziative importanti come ad esempio la creazione della World Trade Organization, si parla dell’Unificazione delle due Germanie, della fine della Guerra Fredda. A partire dal 2010 il Forum vede la presenza costante di tutti i paesi membri del G20, rappresentati a livello ministeriale o di capo di Stato.
A partire dal 1993 per partecipare alle riunioni bisogna essere iscritti e diventare membri del Forum (pagando). La quota di iscrizione serve a finanziare la sempre più costosa attività del Forum che nel 1992 ha aperto la scuola dei Leaders. Il Forum comincia a pubblicare studi e report in vari settori; si parla di energia, vaccini, telecomunicazioni, servizi finanziari, tecnologie digitali, ambiente, agricoltura, sanità. ecc.
Seconda Fase – Scuole di Leaders
Nella seconda fase il WEF istituisce delle vere e proprie Scuole di Leaders, in cui vengono addestrati ed indottrinati quelli che dovrebbero diventare i futuri Leaders europei. L’intento non è solo indottrinare i leader esistenti, ma di creare dei leader da inserire come “infiltrati” nella politica, nei Governi e nelle istituzioni importanti.
Scuola per Young Global Leaders
Nel 1992 viene istituita la scuola Global Leaders for Tomorrow, che nel 2004 viene rinominata Young Global Leaders. Tra gli iscritti alla prima classe della scuola, nel 1992, c’erano alcuni personaggi che sono successivamente diventati importanti politici, come Angela Merkel, Nicolas Sarkozy e Tony Blair.
Il sospetto che sorge immediatamente è se questi personaggi abbiano fatto carriera politica autonomamente o se siano invece stati aiutati dalla rete di infiltrati e collaboratori appartenenti alle tante organizzazioni segrete, di cui abbiamo spesso parlato, che facevano capo alla Élite del Potere.
Inizialmente furono ammesse solo persone del campo politico-economico, ma successivamente sono stati inseriti personaggi dei media, dirigenti di industria e perfino personaggi del mondo dello spettacolo.
Questi studenti, scelti tra persone giovani e già affermate, vengono selezionati da un comitato direttivo e devono superare un periodo di valutazione che dura circa sei mesi. Dopo questo periodo di selezione molto rigoroso sono ammessi alla scuola dei Leaders.
In un vecchio documento della Commissione Trilaterale venivano riportati i criteri richiesti per diventare un affiliato della Trilaterale ed uno dei requisiti era uno scarso attaccamento alla propria nazione. Non si volevano nazionalisti o sovranisti, ma persone ambiziose e di mentalità aperta, disposte a riconoscere e accettare interessi sovrannazionali. Immagino che lo stesso requisito sia richiesto anche per questi Young Global Leaders.
Nell’immagine vengono mostrati alcuni dei personaggi famosi che hanno frequentato la Young Global Leaders school e troviamo: una giovane Angela Merkel, un giovane Tony Blair, Bill Gates, fondatore della Microsoft, Emmanuel Macron, presidente della Repubblica Francese, Jacinda Arden, Primo Ministro della Nuova Zelanda, Jeff Bezos, fondatore di Amazon, Chelsea Clinton, della Clinton Foundation, figlia di Bill Clinton, Justin Trudeau, Primo Ministro del Canada, Richard Branson, fondatore del Gruppo Virgin, Mark Zuckerberg, fondatore di Facebook.
Ma questo è solo un piccolo campionario degli allievi della scuola dei giovani leaders a cui possiamo aggiungere: Sebastian Kurz, ex Cancelliere dell’Austria, Viktor Orbán, Primo Ministro dell’Ungheria, Jean-Claude Juncker, ex Primo Ministro del Lussemburgo e Presidente della Commissione Europea, Annalena Baerbock, leader del partito dei Verdi e Ministro degli Esteri della Germania, Boris Johnson, Primo Ministro del Regno Unito, Magdalena Andersson, Primo Ministro della Svezia, Sanna Marin, primo Ministro della Finlandia e sembrerebbe che perfino Vladimir Putin abbia frequentato questa scuola.
Nel loro sito istituzionale vengono citati oltre 700 personaggi di oltre 90 paesi che fanno parte della comunità dei Young Global Leaders e la lista aumenta di anno in anno, dato ogni anno vengono arruolati dai 100 ai 120 nuovi studenti. In totale, sempre secondo il loro sito sono stati addestrati oltre 1400 alunni di 120 nazionalità.
Global Shapers
Nel 2012 Schwab ha creato una nuova comunità di Leaders, chiamata Global Shapers, che si affianca ai Young Global Leaders. I Global Shapers sono ancora più giovani, devono avere meno di 30 anni e vengono definiti come persone ispirate che devono lavorare a livello locale, regionale e globale, ovviamente per promuovere i programmi del World Economic Forum.
In inglese “shape” significa “forma” e “shapers” sono coloro che danno forma a qualcosa e quindi si capisce che queste persone cercano di infiltrarsi nelle istituzioni per condizionarle, plasmarle, portando avanti le idee del World Economic Forum.
I Global Shapers sono oltre 14.000 dislocati in 150 nazioni e concentrati in quasi 500 sedi e anche loro sono organizzati con una scuola per addestrare i giovani adepti.
Gli Infiltrati
Riassumendo Klaus Schwab ha creato una organizzazione per selezionare i capi politici del futuro, che è la scuola di Young Global Leaders, ed una organizzazione parallela che promuove le idee ed i programmi del World Economic Forum che è la Global Shapers. Si tratta in totale di un esercito di oltre 15.000 persone di alto livello.
Schwab è molto orgoglioso di tutto ciò e ammette candidamente che le sue persone penetrano nelle istituzioni per influenzarne le decisioni, in barba alle regole democratiche. Lo dice in questo video su Youtube.
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In quest’altro video ripreso ad una riunione del World Economic Forum Schwab dice esplicitamente “Sarò chiaro, il futuro non sta semplicemente accadendo, il futuro è costruito da noi, da una potente comunità come la nostra”.
Queste sono ammissioni dirette che i Governi e le Istituzioni sono infiltrate da migliaia di personaggi che non rispondono alle regole della democrazia, ma cercano di imporre i programmi pensati ed elaborati dal World Econmic Forum. Al fianco di questo esercito di Schwab ci sono poi i membri di tutte le organizzazioni più o meno segrete asservite al potere, che abbiamo citato all’inizio di questo Post, che remano nella stessa direzione. Questo spiega in parte il forte scollamento che esiste tra la popolazione e una classe politica che non ci rappresenta più.
Terza Fase – Il Braccio Esecutivo del Potere
Il World Economic Forum in un suo sito web ha una pagina dove sono riassunte le attività del Forum anno per anno, a partire dalla sua nascita. Nel 2015 appare una dichiarazione programmatica dove si dice che viene lanciato un piano, che durerà vari anni, di stretta collaborazione tra i decision-makers (quelli che ho chiamato “infiltrati“) e gli Stakeholders (le grandi aziende). L’iniziativa è focalizzata sui seguenti dieci temi:
- Agricoltura e Sicurezza Alimentare
- Ambiente e Risorse
- Il futuro di Internet
- Infrastrutture e Sviluppo
- Commerci Internazionali e Investimenti
- Occupazione, Skills e Capitale Umano
- Parità di Genere
- Pubblica Sicurezza, Crimini e Anti-Corruzione
- Il Futuro del Sistema Finanziario Globale
- Crescita Economica e Inclusione Sociale
Dopo aver creato una vasta rete di sostenitori ed infiltrati nella politica e nelle istituzioni, ora il WEF sta dimostrando di essere intenzionato a passare all’azione e di diventare il braccio esecutivo della Élite di Potere, con un piano di azione che intende guidare e influenzare le scelte di tutti i Governi nazionali.
Molti degli infiltrati e sostenitori non sono nemmeno consapevoli per chi stanno lavorando. Tutte le organizzazioni segrete sono dotate di una struttura piramidale e solo i vertici della piramide conoscono esattamente i veri obiettivi che si vogliono raggiungere. I livelli inferiori della piramide eseguono le direttive, e si accontentano di ottenere vantaggi personali in termini di posizioni di potere e chiaramente anche vantaggi economici.
Negli ultimi anni il WEF è uscito allo scoperto e si è cominciato a capire in cosa consistessero i dieci punti programmatici quando Klaus Schwab ha pubblicato i suoi due libri: la Quarta Rivoluzione Industriale “The Fourth Industrial Revolution” (2016) e soprattutto quello sul Grande Reset “Covid-19: The Great RESET” (2020).
In un Post precedente abbiamo detto che il WEF sta proponendo un nuovo tipo di capitalismo, che hanno chiamato Stakeholder Capitalism, dove le grandi aziende dovrebbero focalizzarsi non solo sul profitto, ma anche delle sfide sociali ed ambientali.
La proposta del WEF è quindi di mettere in mano alle grandi aziende anche il potere di intervenire su temi sociali ed ambientali e di mettersi al servizio degli Stati Nazionali. In realtà, intendono porsi al di sopra degli Stati Nazionali; Klaus Schwab, capo del WEF, sta cercando di fare accordi con tutti gli Stati per collaborare sui programmi futuri. L’ultimo accordo è stato fatto con Antonio Guterres, Segretario Generale dell’ONU, con cui è stato firmato un accordo di partnership strategica per accelerare l’Agenda 2030. L’Agenda 2030 è un piano programmatico dell’ONU che, stando alle dichiarazioni ufficiali, è abbastanza simile alle proposte del World Economic Forum. Il che significa che l’ONU è d’accordo nel dare potere alle grandi aziende multinazionali.
Il WEF sta siglando accordi con i vari Stati con cui si impegna a far si che le grandi aziende prendano a cuore anche i problemi sociali e della sostenibilità ambientale. In pratica, Schwab si pone come intermediario tra gli Stati Nazionali e le Grandi Aziende Multinazionali, in modo da istituire un nuovo modo di governare il Mondo in cui ulteriori sovranità nazionali saranno trasferite al WEF e alle Aziende Stakeholders.
RIASSUMENDO
- Secondo Schwab, che è diventato il braccio esecutivo della Élite di Potere, il mondo economico e sociale va resettato, adottando nuove regole e ovviamente chi detterà queste regole saranno i potenti della terra. Si tratta di una nuova visione del mondo non più basato sulla democrazia, ma su una oligarchia del potere finanziario e delle multinazionali. Serve appunto un Nuovo Ordine Mondiale, in quanto il precedente Ordine Mondiale non è più in grado di funzionare. (È mia convinzione che chi vuole il cambiamento siano le Banche Centrali che vogliono introdurre un nuovo Sistema Monetario)
- Vogliono portarci verso una società “controllata” con molte meno libertà e ne abbiamo già assaporato i primi bocconi amari con la pandemia e la Guerra in Ucraina. Non contano più le Costituzioni o i Parlamenti democraticamente eletti, ma le regole vengono imposte da organismi sovrannazionali governati da personaggi non eletti.
- Basta ricordare lo slogan lanciato da Klaus Schwab, “Non avrai nulla e sarai felice” per capire il tipo di società che ci vogliono imporre. L’intenzione è di togliere potere agli Stati Nazionali e trasferirlo ad Enti Sovrannazionale e alle Multinazionali della Finanza, del Commercio e dell’Industria e di imporre una forma di governo autoritario.
Tutto ciò, a mio parere, e anche di qualche economista, fa parte di un piano a lungo termine della Élite dei Potenti, che fin dal 1913 sapeva che il Sistema Monetario della Moneta a Debito sarebbe imploso e siamo ormai arrivati al momento dell’implosione.
Il Sistema Monetario va cambiato ed il cambiamento non sarà indolore per noi cittadini. Lo hanno annunciato nel 2019 le Banche Centrali, dichiarando che è sempre più difficile gestire le crisi monetarie/economiche. Il Potere Finanziario ha bisogno di cambiare il Sistema Monetario con l’obiettivo di continuare a mantenere il privilegio della emissione monetaria.
Ancora non è chiaro in cosa consisterà esattamente questo cambiamento; si prospetta di sicuro l’introduzione della Moneta Digitale e sembrerebbe che le Banche Centrali vogliano anche mettere le mani sul Sistema Fiscale. L’obiettivo primario, ovviamente, è che il nuovo Sistema Monetario rimanga ancora nelle mani della Finanza Internazionale e dei privati. L’unico problema per noi cittadini è che questo diventa una sistema non democratico e potrebbe sfociare in una vera e propria dittatura, con tanto di militari a protezione delle istituzioni e del nuovo sistema di governo.