Chi vuole la guerra ?

NON SEMBRA, MA SIAMO IN GUERRA!

Gli Stati Uniti ci stanno trascinando in una guerra ed i nostri governanti, ipocritamente, fanno finta di non capire, appellandosi alla democrazia, alla libertà dell’Ucraina, ma ignorando tutti i fatti pregressi di quello che è avvenuto in Ucraina negli ultimi 20 anni, in cui gli Stati Uniti hanno preso in mano le redini del paese per provocare la reazione della Russia.

Chi vuole la guerra

Gli Stati Uniti ci stanno trascinando in una guerra ed i nostri governanti, ipocritamente, fanno finta di non capire, appellandosi alla democrazia, alla libertà dell’Ucraina, ma ignorando tutti i fatti pregressi di quello che è avvenuto in Ucraina negli ultimi 20 anni, in cui gli Stati Uniti hanno preso in mano le redini del paese per provocare la reazione della Russia.

Hillary Clinton si augura che la guerra in Ucraina duri come la guerra in Afghanistan; dice che è necessario sostenere l’Ucraina con invio di armi e aiuti finanziari in modo da far durare la guerra più a lungo possibile.

Hillary Clinton non si preoccupa minimamente delle atrocità della guerra, di quante persone moriranno, della crisi economica che si sta scatenando. L’obiettivo dichiarato è molto chiaro, fornire armi e aiuti all’Ucraina in modo che la guerra duri più a lungo possibile. 

In concomitanza con questa dichiarazione, i governi dei paesi occidentali hanno iniziato ad inviare armi all’Ucraina. È come se fosse stato un ordine a cui tutti hanno dato seguito senza discutere. Gli Stati Uniti stanno spingendo l’Italia e l’Europa in un gioco molto pericoloso.

Il video della Clinton è una dichiarazione di Guerra alla Russia. Non dimentichiamo che anche le sanzioni internazionali, sempre decise dagli Stati Uniti e a seguire dall’Europa, sono una dichiarazione di guerra, è una guerra economica di una portata mai vista in precedenza.  

Retrospettiva Storica

Dopo la caduta del Muro di Berlino (1989) i leader dei maggiori paesi della Nato avevano promesso a Mosca che l’Alleanza atlantica non sarebbe avanzata verso Est “neppure di un centimetro”. Una promessa smentita dai fatti, visto che da allora ben 14 paesi sono passati dall’ex impero sovietico all’alleanza militare atlantica e la NATO è avanzata, creando basi militari nei paesi confinanti con la Russia. Questo oltre ad essere disonorevole per non aver rispettato i patti, è un atto palesemente aggressivo.

L’ingerenza americana in Ucraina risale fino al 2004, quando George Soros, per sua stessa ammissione, finanziò la “Rivoluzione Arancione”, ed è proseguita e si è intensificata con una serie di proteste nel 2013, sfociate nella rivoluzione del 2014, che ha destituito un governo filo-russo e insediato un governo filo-occidentale europeista. Dal 2014 sono iniziati una serie di attacchi dell’Ucraina contro la popolazione filo-russa del Donbass, che ha provocato circa 14.000 morti ed ha ignorato un referendum popolare per l’autodeterminazione della popolazione del Donbass che voleva annettersi alla Russia.

Dal 2014 in poi, gli Stati Uniti hanno pesantemente finanziato le spese militari dell’Ucraina con miliardi di dollari e hanno praticamente spadroneggiato nel paese, instaurando un governo guidato da un attore e riempiendo il paese di bio-laboratori. Nel 2021 l’Ucraina stava preparando un massiccio attacco militare contro le popolazioni del Donbass.

A fine del 2021 la Russia ha lanciato un ultimatum di Pace, chiedendo alla NATO di smettere di armare i paesi al confine con la Russia e di non far entrare l’Ucraina nella NATO. Questa proposta, pubblicata anche sul sito del Governo russo ( qui il link) e di cui nessuno parla, è stata sdegnatamente rifiutata dalla NATO e la Russia si è sentita costretta ad intervenire militarmente.

Tutto quello che è successo non è successo per caso, ma è stato frutto di una strategia geo-politica messa in atto da anni dagli Stati Uniti. Vi invito a leggere questo documento della RAND CORPORATION del 2019, che suggerisce esattamente tutto quello che è successo. La Rand Corporation  fornisce studi e consulenza strategica al governo americano in ambito geo-politico.

Questo intervento armato della Russia è molto diverso da quello in Afghanistan, la posta in gioco è molto più alta, siamo di fronte ad un attacco frontale alla Russia, che a questo punto, per non soccombere, potrebbe essere disposta ad alzare il livello bellico.

La recente mossa degli USA di stanziare ben 33 miliardi di dollari per l’Ucraina è una dimostrazione della determinazione degli USA a voler sostenere e prolungare la guerra.

Anche l’Italia, oltre ad aver applicato le sanzioni alla Russia, si è affrettata ad inviare armi all’Ucraina e proprio per questo motivo la Russia ci ha inserito nella lista dei paesi ostili. In pratica l’Italia è entrata in guerra al fianco degli Stati Uniti e della Nato.

Che sia una guerra dell’occidente contro la Russia è ormai chiaro, anche se tutti lo negano, l’esperto di affari internazionali Dario Fabbri ci spiega che gli Stati Uniti (e anche la NATO) mettono a disposizione dell’Ucraina i loro servizi di intelligence in supporto delle azioni militari degli Ucraini.

Ma io vado oltre, in realtà questa è una guerra contro l’Europa ! Russia ed Europa, unite rappresenterebbero  una seria minaccia per l’economia americana e per il dollaro.

Inoltre questa guerra sta indebolendo l’Europa sia per le spese militari, che per i danni economici nell’interscambio commerciale verso la Russia e soprattutto per la crisi energetica che sta danneggiando la nostra economia. Gli Stati Uniti invece hanno raggiunto l’obiettivo di farci diventare dipendenti dal loro gas e di vendercelo a prezzi triplicati o quadruplicati rispetto a quanto lo pagavamo alla Russia.  

Molti dei nostri militari, sono contrari a questo invio di armi. Il generale Leonardo Tricarico, già capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare, in una intervista a “Tagadà” (TV La7) ha detto:

“La parola ‘negoziato’ non è mai stata pronunciata né dal presidente degli Usa Biden, né dal segretario della Nato Stoltenberg, né dal segretario di Stato americano Blinken, né dal primo ministro britannico Johnson. Questo è molto grave, perché i primi tentativi per raggiungere un accordo sono avvenuti in modo molto improbabile. So quel che dico: Joe Biden non vuole la pace“.

Ovviamente, poiché gli USA non vogliono la pace, anche tutti gli alleati europei non vogliono la pace e infatti non c’è nessuna iniziativa di pacificazione partita dall’Europa o dall’Italia.

E Tricarico continua:

”Un tentativo serio di strutturazione importante dei negoziati non è mai stato fatto da nessuno e soprattutto dagli Usa e dalla Gran Bretagna. Se andiamo a scorrere tutti gli interventi pubblici o non pubblici dei personaggi che ho menzionato, non troveremo mai parole come ‘negoziato’ o frasi come ‘cessate il fuoco’. Evidentemente non vogliono la pace. Se non la vuole Biden, non la vogliono tutti gli altri, perché Stoltenberg è la diretta cassa di risonanza di Biden e gli inglesi addirittura superano per perentorietà e aggressività gli americani. Questa è la situazione, è inutile girarci intorno: Biden vuole vedere Putin nella polvere“.

Il generale Marco Bertolini, ex comandante del Comando Operativo di Vertice Interforze, offre un’analisi piuttosto lucida del conflitto in Ucraina e spiega cosa ci sia alla base dell’ostilità della Russia:

“La Russia è vittima, come noi, della voglia di stravincere americana …. Gli Stati Uniti non si sono limitati a vincere la Guerra Fredda ma l’hanno anche voluta umiliare prendendole tutto quello che in un certo senso rientrava nella sua area di influenza. Ha sopportato con i Paesi Baltici, la Polonia, la Romania e la Bulgaria: di fronte all’Ucraina che gli avrebbe tolto ogni possibilità di accedere al Mar Nero, ha reagito”.

Ormai è evidente che gli USA danno gli ordini e tutti gli altri obbediscono, inclusi i principali mezzi di comunicazione che sono utilizzati per esercitare la propaganda di guerra. Ci vogliono far capire che la Russia sta in enorme difficoltà e che perderà la guerra militare ed economica.

L’esito della guerra è incerto, ma non dobbiamo dimenticare che la maggioranza degli Stati del pianeta sono neutrali o parteggiano per la Russia. Se la Russia vince sarà un colpo tremendo per gli Stati Uniti e per il Dollaro. 

Se la Russia sarà messa in difficoltà alzerà il livello della guerra e noi italiani ne subiremo le conseguenze; è una guerra che non ci riguarda, che sta già danneggiando la nostra economia e che la maggior parte dei cittadini italiani non vuole.

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