Green Pass – a che serve ?

Ormai e evidente che il Green Pass non ha nessuna giustificazione per un uso sanitario, visto che sia vaccinati che non vaccinati possono infettarsi. Allora c’è da chiedersi perché lo hanno imposto in modo coercitivo, limitando la nostra libertà di movimento, perché hanno fatto perdere il lavoro a chi non voleva vaccinarsi. Perché non lo hanno eliminato subito ?

Green Pass

Il Green Pass è un programma che parte da lontano, quando nel 2015 l’organizzazione Alleanza ID2020 ha iniziato a parlare di una Identità Digitale universale, voluta da Bill Gates e dalla Rockefeller Foundation e riproposta dall’ONU e dal World Economic Forum. Il fatto che uno dei soci fondatori di Alleanza ID2020 sia stato GAVI (Alleanza per i Vaccini) ci fa intuire che questa ID digitale è stata pensata fin dall’inizio per un Identità Digitale legata ai vaccini (vedere Post precedente Chi ha voluto il Green Pass).

L’Unione Europea si è subito messa al lavoro e Cristian Terhes, un parlamentare che è coinvolto in tale progetto ci ha spiegato cosa vogliono fare con il Green Pass (vedi Post precedente). Stanno sviluppando un Portafoglio Elettronico (Wallet ID) su cui vanno a confluire una serie di documenti, a cui si affianca un EID (European ID), ovvero un documento di Identità Digitale. Terhes è un forte oppositore di questo progetto che porterà al controllo di ogni singolo cittadino e ad una limitazione delle libertà individuali.

È evidente che quando si parla di Portafoglio, dentro ci si mettono i soldi. Questo Wallet ID è quindi la premessa per introdurre la moneta elettronica.

Il Green Pass è stato, in sostanza, rifiutato dalla popolazione. Tutti i paesi che lo avevano implementato hanno abbandonato il progetto. L’Italia è stato uno dei pochi paesi, forse l’unico, dove è ancora necessario per accedere a certe strutture.

Ma i potenti della Terra non si arrendono mai, il progetto Identità Digitale iniziato con il Green Pass sta andando comunque avanti come Identità Digitale Europea, che raggiungerà gli stessi obiettivi che si proponevano di ottenere con il Green Pass.

Il nostro Governo Draghi, obbediente alle direttive europee, ha creato un apposito ministero, il Ministero per l’Innovazione Tecnologica e la Transizione Digitale, e lo ha affidato al Ministro Vittorio Colao. È recente la notizia che il Ministro Colao ha annunciato l’introduzione di un nuovo strumento digitale che si chiama ID Pay.

(Agenzia Stampa ANSA – riporta le parole di Colao) – ROMA, 02 MAR 2022 – Stiamo pensando ad una piattaforma per l’erogazione di tutti i benefici sociali, il nome provvisorio è IDPay, tutto direttamente in digitale, addirittura in pagamento anticipato, senza bisogno di dover anticipare i soldi, venire riconosciuti nel punto vendita e ricevere l’ammontare di bonus di voucher grazie alla piattaforma” e si può partire “già da quest’anno”.
Il ministro ha ricordato che “La battaglia per avere meno contanti e più cashless è una battaglia per digitalizzare il paese e aumentare la produttività e la competitività delle piccole imprese” e che “non c’è un vantaggio per il Paese dall’utilizzo del contante, ma c’è uno svantaggio”.

In pratica questo IDPay sembrerebbe un Green Pass rafforzato dove vanno a confluire tutti i dati del cittadino, inclusi i sistemi di pagamento. In un primo momento dicono che servirà allo Stato per pagare i cittadini che usufruiscono di servizi sociali (reddito di cittadinanza o altri sussidi), poi diranno che servirà al cittadino per pagare lo Stato.

Vedete come tutto viene costruito passetto dopo passetto in modo che non si riesca a vedere che c’è un progetto molto più grande che nasconde una fregatura.

Prima hanno progettato la Carta d’Identità Elettronica, e ci hanno messo quasi 30 anni per realizzarla, semplicemente perché non serviva ai progetti della Élite del Potere, poi hanno introdotto lo SPID, identità digitale per accedere ai servizi online dello Stato e fino a qui può andar bene. Questi sono due progetti italiani: la Carta di Identità Elettronica serve come documento di riconoscimento, mentre lo SPID serve ad identificare in sicurezza chi accede ai servizi dello Stato.

Poi è arrivata l’Europa, che invece vuole creare una Identità Digitale, dove vanno a confluire tutti i dati del cittadino. L’Europa vuole sapere tutto di noi, violando in pratica la nostra privacy. Hanno iniziato con il Green Pass (già pensato, stranamente, nel 2015) e il Green Pass è stato studiato per raccogliere tutti i dati del cittadino, non solo quelli sanitari. Poi si è parlato del Wallet ID, come se non esistessero già mezzi di pagamento digitali e recentemente si parla di un European Digital Identity Wallet, che dicono si integrerà con le Identità Digitali nazionali.

L’Europa ci sta obbligando a realizzare il nostro progetto di Identità Digitale, condizionando il finanziamento del piano PNRR alla realizzazione del progetto.

La situazione sembra molto incasinata, ma in realtà è molto chiara. L’Identità Digitale Europea è introdotta in previsione del lancio della Moneta Digitale CBCD (Central Bank Digital Currency), emessa dalle Banche Centrali, di cui tanto si parla, e soprattutto del cambiamento del Sistema Monetario, di cui non si vuole parlare.

Con la Moneta Digitale non potremo disporre liberamente dei nostri soldi. Per ogni transazione, la banca centrale stabilirà i requisiti necessari per accettare o rifiutare la transazione. Vorrà quindi accedere alla nostra Identità digitale, per verificare se i requisiti sono soddisfatti, poi, se i dati arrivano dall’Italia o dall’Europa ha poca importanza. Quali siano questi requisiti non lo sappiamo, lo sapremo quando i giochi saranno fatti. Una cosa è certa, non saremo più liberi di spendere i nostri soldi a nostro piacimento.

Questo è l’obiettivo finale e ci arriveranno piano piano, faranno in modo di non farci capire quale è l’obiettivo finale.

Fino ad ora le Banche Centrali, per mantenere la stabilità economica, potevano agire, oltre che sull’emissione monetaria, anche definendo i tassi di interesse, stabilendo quindi la quantità di moneta in circolazione. Con il futuro Sistema Monetario potranno anche definire come i cittadini potranno spendere i loro soldi, arriveremo a quello che io chiamo una Dittatura Monetaria, di cui parlerò in un prossimo Post.

Aggiornamento – marzo 2023

È di questi giorni la notizia che intendono abbandonare lo SPID, segno evidente che si sta andando verso una unica Identità Digitale, come vuole l’Europa.

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