Intervista al Dr. Joseph Tritto su virus e vaccini. Il Prof. Tritto è Presidente dell’Accademia Mondiale delle Tecnologie Biomediche e conosce tutto sui laboratori di ricerca, sui virus e sullo sviluppo dei vaccini. Il Prof. Tritto ci tiene a precisare che tutto quello che dice non sono sue ipotesi, ma è tutto documentabile accedendo ai vari studi e documenti pubblicati in tutto il mondo.
Il Prof. Joseph TRITTO, è uno dei massimi esperti su Tecnologie Biomediche, è un esperto in bio-tecnologie, nano-tecnologie e loro utilizzo nel campo medico.
Ha esperienze internazionali avendo lavorato in Francia, In Inghilterra, negli Stati Uniti, in India e in Cina dove ha vissuto per 18 anni e parla anche il cinese. Ha partecipato alla nascita di bio-laboratori, è stato professore universitario in Inghilterra, negli Stati Uniti e in India.
Il Prof. Joseph Tritto, ha presentato, insieme ad altri scienziati, un dossier al Tribunale Penale Internazionale dell’Aia, chiedendo l’incriminazione di dirigenti di istituzioni internazionali che sovrintendono alla sicurezza sanitaria.
Dopo la presentazione del dossier al Tribunale penale internazionale, Youtube ha cancellato tutti i video e le interviste del Prof. Tritto.
Il video è molto interessante e avvincente perché il prof. Tritto racconta le sue esperienze internazionali e spiega molto bene cosa c’è dietro il virus del Covid ed i laboratori di bio-ingegneria.
Voglio spendere due parole anche sull’intervistatore che è Franco Fracassi, uno dei più bravi, e direi dei pochi, giornalisti d’inchiesta che abbiamo. Già all’inizio della pandemia aveva diffuso prove, ora divenute di pubblico dominio, in cui sosteneva che il virus era stato creato nei laboratori di Wuhan e finanziato dagli americani.
Per chi non vuole spendere più di un’ora per vedere il filmato riassumo di seguito i punti principali della sua intervista, cercando di adottare una sequenza cronologica.
- Nel 1998 le Nazioni Unite approvano una risoluzione che vieta di modificare il genoma umano, imponendo delle restrizioni alla ricerca scientifica.
- Questa risoluzione viene disattesa da buona parte della comunità scientifica che continua a lavorare su tecnologie mRNA. La tecnologia mRNA utilizza dei “transfecting agents”, che sono agenti che agiscono sul DNA, interferiscono con il genoma umano, creando una infezione. Questa tecnologia viola la risoluzione dell’ONU, ma a quanto pare nessuno vuole fermarla, anche se parte della comunità scientifica solleva problemi sulla eticità di queste sperimentazioni tecnologiche.
- Le ricerche e gli studi nel campo della bio-ingegneria hanno consentito di creare sinteticamente il virus della poliomielite, di ricreare il virus della Spagnola del 1918. Questa evoluzione tecnologica è avvenuta una ventina di anni fa.
- Dopo tali risultati l’ambiente militare ha iniziato ad interessarsi alle bio-tecnologie con l’intento di studiare i virus e il loro possibile utilizzo come armi biologiche.
- Nel 2007 la famiglia dei Coronavirus entra nella lista dei virus pericolosi in ambito militare e si cominciano a fare esperimenti su questa tipologia di virus.
- Usando le nuove bio-tecnologie iniziano a fare nuove sperimentazioni e si riescono a creare Pseudo-Virus –virus depotenziati-, Virus Ibridi –un nuovo virus creato dalla combinazione di due virus differenti-, Chimere –unione di cellule di due specie diverse, ad esempio pecora-capra-. Si iniziano a fare anche sperimentazioni dette di “Gain of Function” dove si prende un virus e si cerca di farlo diventare più nocivo, più virulento, più pericoloso.
- Tutte queste ricerche non sono controllate dal mondo medico, nonostante ci possano essere grossi benefici nell’utilizzo medico, ma sono controllate da biologi che sono prevalentemente finanziati dal settore militare. Negli Stati Uniti, dice il prof. Tritto, 70% di queste ricerche viene finanziato dal DARPA (Defense Advanced Research Projects Agency) che è l’istituto di ricerca militare del Pentagono. L’altro 30% è presumibilmente finanziato dalle case farmaceutiche.
- Tutti i virus degli ultimi anni: Ebola, Sars1, Mers, Zika, H1N1 (influenza suina), sono tutti frutto di sperimentazioni di bioingegneria.
- Anche la Cina capisce l’importanza strategica delle bio-tecnologie e apre i suoi laboratori di ricerca sulle biotecnologie. Due di questi laboratori sono a livello P4 – ovvero di massima sicurezza- uno è quello di Wuhan autorizzato dall’ONU e l’altro è quello di Harbin, a nord della Cina e ai confini con la Russia, autorizzato dalla FAO. I laboratori erano frequentati da scienziati stranieri, quindi tutti sapevano cosa si stesse sperimentando.
- Nel 2014 il presidente Obama emana una moratoria sui bio-laboratori – vengono vietate le sperimentazioni di Gain of Function, di creazione di Chimere, ecc. Per eludere la moratoria, tutte queste sperimentazioni, dagli Stati Uniti si spostano in Cina e continuano ad essere finanziate dagli Stati Uniti. La Cina ha aderito al trattato per l’abolizione delle armi biologiche ma non lo ha firmato.
- A gennaio 2020 scoppia un focolaio di infetti da virus Sars-Cov2 a Wuhan e a febbraio 2020 c’è un focolaio anche ad Harbin a 450 km. di distanza, di cui nessuno parla. A febbraio 2020 in Cina ci sono quindi solo questi due focolai, casualmente proprio dove sono i due bio-laboratori P4.
- Per il Covid si è escluso fin dall’inizio di sviluppare vaccini classici e hanno voluto adottare delle misure di emergenza che permettessero l’utilizzo di vaccini mRNA.
- Nell’ambiente scientifico si sapeva che i vaccini avevano una efficacia che degradava fino ad azzerarsi nel giro di sei mesi e che i vaccini danneggiavano il sistema immunitario. Si sapeva anche che il virus era mutante e sarebbero uscite delle varianti.
C’è una parte della comunità scientifica che vuole fare questo tipo di esperimenti e usare queste tecnologie eticamente inaccettabili. Tecnologie orientate al Transumanesimo e quindi sostenute dai potenti della terra del World Economic Forum, che ha nel suo programma il Transumanesimo e l’integrazione uomo-macchina di cui parla spesso Klaus Schwab.
Tutto quello che è stato fatto è un Crimine contro l’Umanità e viola il Codice di Norimberga, ma nessuno interviene; questo è il motivo per cui il Prof. Tritto è ricorso al Tribunale Internazionale dell’Aia.
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