I gestori di un bar in pieno centro, ad Urbino, hanno esposto una lavagnetta, fuori dal locale, con scritto:
“Non smettere di vivere per paura di morire”
Non c’è niente di male in una frase del genere, non è un reato scrivere una frase del genere, eppure tale frase ha provocato l’intervento dei carabinieri.
I carabinieri si sono comportati come se fosse stato un reato, chiedendo di cancellare la scritta e al rifiuto del gestore del bar hanno fatto delle foto e minacciato di prendere provvedimenti.
Questo è quanto ha raccontato lo stesso proprietario del bar, che potete ascoltare in un video pubblicato nel sito di Byoblu. Onore al proprietario del bar che non si è lasciato intimidire, ma addirittura ha denunciato l’episodio pubblicandolo in internet.
Questo episodio è molto significativo perché fa emergere la deriva autoritaria in cui si sta avviando questo Governo. L’azione dei carabinieri non è sicuramente una iniziativa personale, ma fa parte di direttive governative e rappresenta una evidente limitazione della libertà di espressione.
Di questa deriva autoritaria ne abbiamo già parlato e continueremo a parlarne perché c’è il sospetto che faccia parte di un piano più lungimirante tendente ad un sistema di governo più autoritario. Non credo sia un caso che a gestire la pandemia sia stato messo un militare, il generale Figliulo, e che anche in Germania abbiano fatto la stessa cosa, mettendo a gestire la pandemia il generale Carsten Breuer.