Il Dr. Shankara Chetty è uno dei tanti dottori ad aver trovato un protocollo per curare la malattia Covid-19, conseguenza del virus Sars-Cov-2. Il Dr. Shankara Chetty ha curato oltre 8.000 pazienti, senza avere nessun morto e senza nessuna ospedalizzazione.
Il suo protocollo di cura è stato pubblicato in un articolo su una rivista medica, ma è stato completamente ignorato dalla comunità medica ufficiale, a partire dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), che ha ignorato fin dall’inizio la possibilità di poter curare la malattia, proponendo il protocollo della vigile attesa e ostacolando l’uso di medicinali, come Idrossiclorochina e Ivermectina, che si sono invece dimostrati efficaci nel combattere il Covid.
Nel video, il Dr. Shankara Chetty racconta la sua esperienza, sostenendo che il suo protocollo di cura è stato volutamente ignorato, in quanto la pandemia è stata strumentale per tentare di imporre l’agenda del GRANDE RESET (il piano proposto dal WORLD ECONOMIC FORUM), che intende riformare il sistema economico e sociale, andando verso un regime globale mondiale, totalitario e poco democratico.
il Dr. Shankara Chetty ha testimoniato preso il Gruppo Investigativo CORONA, organizzato dall’avvocato tedesco Reiner Fuelmich, che sta raccogliendo tutte le testimonianze per formulare un atto di accusa per crimini contro l’umanità (vedi apposito Post).
L’India ha seguito i consigli del Dr. Shankara e ha distribuito un kit a tutte le famiglie, contenente termometro, saturimetro e una serie di medicinali per trattare precocemente l’insorgere della malattia. L’India è uno dei paesi con la più bassa mortalità e ospedalizzazione.
Secondo i dati di Worldometer del 3-2-2022, l’Italia ha avuto 186.267 casi ogni milione di abitanti, contro l’India che ne ha avuti 29.827. Soprattutto risalta il dato sulla mortalità, in Italia abbiamo avuti 2.442 morti ogni milione di abitanti contro i 356 morti per milione di abitanti dell’India, senza considerare che in Italia 87% della popolazione ha ricevuto la seconda dose e in India il totale dei vaccinati non arriva al 60% della popolazione.
