Vi propongo un video, con sottotitoli in italiano, pubblicato dalla Canadian Covid Care Alliance, associazione indipendente di più di 500 medici e scienziati canadesi. Il video parla delle modalità con cui Pfizer ha sperimentato la validità dei vaccini, da cui emerge che sono state completamente disattese le norme di precauzione.
È stata fatta della disinformazione dichiarando che l’efficacia dei vaccini era del 95%, senza specificare che si trattava di efficacia di rischi relativa (RRR Relative Risk Reduction), mentre l’efficacia di rischi assoluta (ARR – Absolute Risk Reduction) era inferiore dello 0,88%.
Quante persone si sarebbero vaccinate se avessero saputo che l’efficacia assoluta del vaccino non era del 95% ma meno di 1%.
Dagli stessi dati forniti da Pfizer emerge che l’inoculazione dei vaccini aumenta il numero di eventi patologici invece che ridurli, ed inoltre i dati delle sperimentazioni sono stati manipolati per nascondere gli affetti negativi, che portavano a concludere di non usare i vaccini.
La Canadian Covid Care Alliance mette in discussione la completa metodologia adottata da Pfizer per verificare, non solo la validità dei vaccini, ma anche la loro pericolosità, in quanto sono state saltate varie fasi di sperimentazione e non sono state verificati gli effetti su persone affette da varie patologie e anche su donne incinte.
Emergono responsabilità non solo sulla Pfizer, che sviluppa i vaccini, ma su chi avrebbe dovuto controllare e verificare la validità dei dati forniti da Pfizer. Ciò mette in discussione tutta la catena delle istituzioni che hanno approvato l’uso dei vaccini e non hanno vigilato e tutelato l’interesse e la salute della popolazione; parliamo della FDA (Federal & Drug Administration americana) dell’EMA (European Medicines Agency) e AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco).
Esistono anche responsabilità della politica, a livello internazionale, che non ha adottato politiche di farmacovigilanza attiva, ha sconsigliato l’uso di farmaci validi per combattere il Covid, ha imposto il protocollo della vigile attesa, ha impedito le autopsie, ha punito i medici che non rispettavano le direttive governative.
Va anche detto che c’è stata molta reticenza della Pfizer nel fornire la documentazione di dettaglio delle sperimentazioni, c’è voluta una sentenza di un giudice per obbligarla.
La Canadian Covid Care Alliance denuncia anche conflitti di interesse in tutto il settore sanitario internazionale ed anche nei mezzi di comunicazione, che ricevono ingenti fatturati per la pubblicità.
Gli stessi dati forniti da Pfizer dovrebbero essere sufficienti ad aprire uno studio di verifica internazionale ed anche una istanza di accusa contro la società farmaceutica, che nessun politico o giudice ha il coraggio di avviare perché probabilmente dietro c’è un gruppo di potere, evidentemente molto potente, che fa paura.