Debito e Avanzo Primario
Per chi non lo sapesse l’Avanzo Primario o Saldo Primario (SP) è la differenza tra Entrate (E) dello Stato ed Uscite (U) dello Stato, senza considerare gli interessi sul debito. Una semplice formuletta SP= E-U ci indica se il bilancio dello Stato è positivo o negativo.
Le Entrate dello Stato sono sostanzialmente rappresentate da tasse e contributi e le uscite sono tutte le spese che lo Stato deve sostenere.
Quando il Saldo è negativo lo Stato deve indebitarsi per far fronte a tutte le sue spese. Prendiamo, ad esempio, da Wikipedia i dati del Conto Economico del 2015 dello Stato Italiano e scopriamo che lo Stato ha avuto:
- Entrate Complessive di 784 Miliardi di Euro
- Uscite Complessive (al netto di interessi) di 758 miliardi di Euro
- Saldo Positivo di 26 Miliardi di Euro
Sembrerebbe uno Stato molto efficiente e ricco a cui avanzano 26 miliardi di euro, ma c’è un piccolo problema, lo Stato deve pagare interessi sul debito pubblico per 68,4 miliardi di Euro. Per cui il bilancio dello Stato finisce con un deficit di 42 miliardi di Euro e lo Stato è costretto ad indebitarsi di nuovo per reperire questi 42 miliardi.
Fortunatamente lo Stato italiano è un esportatore e nel 2015 la bilancia commerciale con l’estero ha portato un attivo di 45,2 miliardi, altrimenti il Saldo Negativo sarebbe stato ancora più negativo.
Lo Stato Italiano negli ultimi 25-30 anni ha sempre avuto un Saldo Primario Positivo, tranne due o tre anni (vedere grafico) e nonostante ciò il suo debito pubblico ha continuato a crescere di anno in anno. Questo è il problema principale del nostro paese, ma sembra che nessuna forza politica voglia affrontare questo problema e porvi rimedio. C’è solo stato un timido tentativo di Giorgia Meloni di riportare la Banca d’Italia sotto il controllo dello Stato, subito stroncato da tutti gli altri partiti.
RISULTATO: siamo sotto ricatto della Banca Centrale Europea e dell’Europa che ci impongono le loro regole ed il nostro debito continua a crescere, specialmente in questo periodo di pandemia e guerra.
Ho esaminato il bilancio dello Stato dal 1980 al 2019 e sommando gli interessi pagati di anno in anno, l’Italia, in 39 anni, ha pagato per soli interessi sul debito pubblico la bellezza di circa 2.700 miliardi di euro (circa 105.000 euro a famiglia). Tuttora lo Stato ha ancora un debito pubblico di oltre 2.700 miliardi di Euro da dover restituire, che sicuramente aumenterà nei prossimi anni.
In termini pratici queste cifre significano, tra interessi già pagati e debito ancora aperto, circa 3 anni di PIL dell’Italia. Tre anni di lavoro degli italiani completamenti dedicati a pagare debiti ed interessi. Sono tutti soldi trasferiti dalle tasche dei cittadini al sistema finanziario internazionale.
La cosa incredibile di tutto ciò è che avviene senza investire o produrre niente. La Banca Centrale presta soldi al Sistema Bancario Privato ad un tasso basso, ad esempio 1% e con quei soldi le Banche comprano Titoli di Stato ad un tasso di interesse più alto, ad esempio 3% e le banche guadagnano il 2% senza fare niente. Tramite delle semplici transazioni elettroniche vengono trasferiti miliardi di euro dallo Stato alle Banche.
A me sembra una truffa colossale e non riesco a capire come mai gli Stati possano permettere tutto ciò. Ricordate che il conto lo paghiamo noi cittadini con le tasse.
NON SO COSA NE PENSATE VOI !
Segue con la serie La Grande Truffa.