Come detto nel precedente Post, quando si è pensato alla riunificazione delle due Germanie fu interpellata l’Unione Sovietica. Gorbaciov acconsentì alla riunificazione, a patto che la NATO non si espandesse nella Germania Est e rimanesse confinata ai territori in cui era già presente.
Questo patto non fu messo per iscritto, rimase come accordo verbale. La NATO non ha mai rispettato il patto e, non solo si è espansa nella Germania Est, ma nel corso degli anni ha installato le sue basi militari in vari paesi ex-comunisti, sostenendo che non esisteva nessun patto, ben sapendo di mentire.
La carina sottostante mostra la mappa dei paesi aderenti alla Nato nel 1989. I paesi colorati in rosa sono i paesi comunisti appartenenti al Patto di Varsavia e quindi alleati della Russia.
Nel 2021 la situazione è completamente cambiata. In seguito alla dissoluzione dell’Unione Sovietica, la maggior parte dei paesi ex comunisti, attratti dal benessere dell’Europa e dalle rivoluzioni colorate fomentate da Soros e CIA, ha deciso di voler aderire all’Unione Europea. La NATO e l’Unione Europea hanno in qualche modo favorito e agevolato questo cambiamento che modificava l’assetto geo-politico, isolando la Russia. Tutto ciò ovviamente in linea con la strategia e gli interessi economici degli Stati Uniti che da sempre hanno cercato di isolare la Russia dall’Europa.
Nel 2021 Solo la Bielorussia rimaneva nella sfera politica della Russia, tutti gli altri Stati ex-comunisti erano diventati filo-occidentali e tutti, ad eccezione dell’Ucraina, avevano aderito alla NATO, che si è affrettata ad installare basi militari in questi paesi.
L’Ucraina, a partire dal tentativo della Rivoluzione Arancione del 2004, con cui gli Stati Uniti volevano far entrare l’Ucraina nella sfera occidentale è diventata un casus belli, fino ad arrivare alla guerra del 2022.
La NATO, con la scusa di installare postazioni difensive ha in realtà messo in atto una politica aggressiva di accerchiamento nei confronti della Russia, installando postazioni missilistiche in tutti i paesi ex comunisti.
ESERCITAZIONE MILITARI
Nel corso degli anni la NATO ha messo in atto una serie infinita di esercitazioni militari. Non sono riuscito a trovare un elenco ufficiale completo di tali esercitazioni, ma la seguente lista, sicuramente incompleta, fornisce un’idea di quanto la NATO sia attiva militarmente.
Ogni esercitazione ha un nome e questa è la lista di quelle che sono riuscito ad identificare:
Allied Spirit BALTOPS Brilliant Mariner Engineer Tunder Neptune Strike Northern Stork Saber Guardian Steele Crescendo Virtual Flag |
Artic Challenge Black Sea Defender Europe Furious Wolf NICS Ocean Sky Spring Storm Trident Juncture |
Assured Measures Black Shield Earth 21 Locked Shield Noble Jump Rapid Trident Steadfast Cobalt Vega 2017 |
Ci sono poi delle esercitazioni che vengono ripetute di anno in anno e sono le seguenti:
Air Policing Dynamic Mongoose Spring Storm Winter Hide |
Cold Response Frisian Flag Swift Response |
Dynamic Manta See Breeze Tiger Meet |
L’esercitazione See Breeze in particolare la considero una provocazione nei confronti della Russia perché si svolge nel Mar Nero di fronte alle coste dell’Ucraina e della Russia. Questa esercitazione si svolge ogni anno fin dal 1997 ed è diventata sempre più imponente.
Nel 2021 hanno partecipato molti paesi sotto il comando degli Stati Uniti di Napoli. L’esercitazione si è svolta dal 28 giugno al 10 luglio e comprendeva manovre di guerra navale, anfibia, sottomarina, terrestre e aerea. All’esercitazione hanno partecipato 32 paesi, da 6 continenti, con 5.000 uomini, 18 squadre di forze speciali, 22 navi e 40 aerei. I mezzi a messi a disposizione erano in grado di usare armi nucleari.
MA CHI PUÒ ESSERE IL NEMICO DELL’EUROPA PER CUI SERVONO TUTTE QUESTE ESERCITAZIONI ?? OVVIAMENTE UNO SOLO, LA RUSSIA. È un nemico che hanno voluto creare e mantenere nel tempo, altrimenti la NATO non avrebbe ragione di esistere. Un nemico creato ad arte, per tutelare gli interessi economici degli Stati Uniti.
Un nemico a cui sono state inflitte delle sanzioni economiche perché nel 2014 aveva annesso la Crimea, che aveva scelto tramite un Referendum Popolare di staccarsi dall’Ucraina. Le Sanzioni decise dagli Stati Uniti sono da considerare una dichiarazione di guerra, è una guerra economica. Oggi le guerre non sono solo militari, ma sono anche economiche, informatiche e batteriologiche, e la più pericolosa e destabilizzante è forse la guerra economica.
Le sanzioni applicate ora alla Russia, per la Guerra in Ucraina, sono qualcosa di mai visto prima e quello che impressiona è la condanna unanime di TUTTI i paesi occidentali, completamente succubi delle decisioni prese dagli Stati Uniti, a danno delle proprie economie nazionale e dei propri cittadini.
SPESE MILITARI
Ovviamente per mantenere una NATO bisogna spendere molti soldi e armarsi. Se la NATO ci dice che dobbiamo aumentare la nostra spesa militare, la cosa non si discute nemmeno, ce lo dice anche il Presidente della Corte Costituzionale, Giuliano Amato, che appena eletto si è affrettato a sostenere che gli accordi internazionali sono al di sopra della nostra Costituzione.
E così il nostro Governo decide di aumentare la spesa militare fino al 2% del PIL, il che significa spendere circa 12 miliardi di euro in più all’anno, perché lo vuole la NATO. Ovviamente questi soldi vanno ad aumentare il nostro debito pubblico, unicamente per far fronte al “Nemico Russo”. Al tempo stesso, sempre ovviamente, non ci sono fondi per potenziare le nostre forze dell’ordine dei Carabinieri e della Polizia ed il paese è ormai in mano alla delinquenza. Bande ben organizzate scorrazzano senza problemi per le zone industriali compiendo furti e danni e rimanendo impunite; alcune zone delle grandi città sono completamente in mano alla delinquenza.
Sempre perché ce lo dice la NATO, non esitiamo ad inviare armi all’Ucraina, schierandoci di fatto contro la Russia, in barba alla nostra Costituzione, con l’ipocrisia di dire che inviamo le armi perché si raggiunga al più presto la pace. Non esitiamo neanche ad applicare sanzioni economiche alla Russia, sanzioni che danneggiano per miliardi di euro le nostre industrie ed il nostro turismo.
Sempre perché ce lo chiede la NATO abbiamo da 7.000 a 10.000 militari italiani in missioni all’estero, ma non potenziamo le nostre forze dell’Ordine.
Poi, naturalmente dobbiamo armarci e allora ci dotiamo di una terza portaerei. Si, proprio così, l’Italia dispone di tre portaerei la Cavour, la Giuseppe Garibaldi e la Trieste che dovrebbe sostituire la Giuseppe Garibaldi. Costo dichiarato della portaerei Trieste 1,126 miliardi di euro.
Le portaerei sono armi di attacco, non di difesa, servono ad avvicinarsi ai territori nemici e portare le armi da guerra vicino agli obiettivi da attaccare. Ora, qualcuno mi spieghi perché l’Italia, che nella Costituzione ripudia la guerra, si debba dotare di ben tre portaerei.
Sempre per andare incontro alle esigenze della NATO, nel 2016, l’Italia ha acquistato ben 90 aerei F35 per un costo di circa 14 miliardi di euro.
Spendiamo insomma un sacco di soldi in spese militari solo per esigenze della NATO per far fronte ad un solo ipotetico nemico, la Russia.
Non ci accorgiamo però che subiamo una guerra economica strisciante, nascosta, attaccati proprio dai nostri alleati. Gli Stati Uniti esercitano una strategia geo-politica ai danni dell’Europa e ce ne stiamo accorgendo in questa guerra. La Francia è riuscita a comprare, senza problemi, molte delle nostre aziende, impedendo alle aziende italiane di comprare aziende in Francia. La Germania, ha imposto le regole europee sempre a suo vantaggio.
Ed infine, non dimentichiamo che, in caso di guerra atomica, l’Italia potrebbe essere un bersaglio. In Italia esistono infatti depositi di armi nucleari della NATO come mostrato in figura.
Non credo sia un caso che gli armamenti nucleari siano depositati in Germania ed in Italia, le due nazioni che hanno perso la Seconda Guerra Mondiale.